martedì 2 febbraio 2021
Le stime sull'anno leggermente migliori delle previsioni. Nell'Ue la perdita di Pil è pari al 6,8%
Pil in calo nel 2020 a causa della pandemia, per l'Istat in un anno -8,9%

Pil in calo nel 2020 a causa della pandemia, per l'Istat in un anno -8,9% - Fotogramma

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Nel 2020 il Pil corretto per gli effetti di calendario è diminuito dell'8,9%, mentre per il Pil stimato sui dati trimestrali grezzi, con due giornate lavorative in più, la riduzione è stata dell'8,8%. Il crollo certificato dalla stima preliminare dell'Istat è storico ma il dato ècomunque leggermente migliore rispetto al -9% stimato dal governo nella Nadef e anche del -9,2% previsto da Banca d'Italia e Fondo monetario internazionale. Secondo l'istituto di statistica, la variazione acquisita per il 2021, cioè quella che si otterrebbe se la variazione di tutti e quattro i trimestri dell'anno fosse pari a zero, è positiva e pari a +2,3%. La recrudescenza della pandemia di coronavirus e i nuovi lockdown imposti per farvi fronte hanno fatto sentire pesantemente i loro effetti sull'andamento dell'attività economica nel quarto trimestre dell'anno scorso, dopo il robusto rimbalzo registrato nel terzo. L'Istat stima che negli ultimi tre mesi del 2020 il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia diminuito del 2% rispetto al trimestre precedente e del 6,6% in termini tendenziali. Il quarto trimestre del 2020 ha avuto due giornatel avorative in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al quarto trimestre del 2019.

Nell'eurozona, secondo una prima stima di Eurostat del tasso di crescita annuale per il 2020 basata su dati trimestrali corretti per le variazioni stagionali e gli effettidi calendario, il Pil è diminuito del 6,8% e del 6,4% nell'Ue. Il Pil dell'eurozona è diminuito nel quarto trimestre dello 0,7% rispetto al trimestre precedente. Nell'Ue a 27 la flessione su base trimestrale è stata pari allo 0,5%

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