lunedì 1 febbraio 2021
L'andamento proietta ad un 2021 di crescita
P&A, un secondo semestre in ripresa
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Dopo essere scese al minimo, nel secondo semestre 2020 la ripresa delle operazioni M&A (fusioni e acquisizioni) ha limitato la contrazione, sul 2019, a livello mondiale al 9% per i volumi e al 3% per il valore. Lo mette in luce l’ultimo studio di PwC, Global and Italian M&A trends 2020. Nel nostro Paese, a fronte del calo dei volumi del 22%, si registra una crescita di valore di oltre 70 miliardi di dollari grazie ai “mega deal” Nexi/Nets (7,4 miliardi di dollari), Nexi/SIA (5,3 miliardi di dollari), CVC/Advent/FSI - Serie A (2 miliardi di dollari), Moncler/Stone Island (1,5 miliardi di dollari), il cui completamento è atteso entro la prima metà di quest’anno. La crescita a valore in Italia vede in testa il settore TMT (Telecommunications, media, and technology) unico a crescere anche in volumi, seguito dai Consumer Markets (+181%) e dai Financial Services (+75%). Dopo aver toccato un punto di minimo nel secondo trimestre 2020 le operazioni di M&A annunciate a livello mondiale hanno registrato una decisa accelerazione nel secondo semestre, sia in termini di numero operazioni sia di deal value, che ha permesso di contenere la contrazione sul 2019 al 9% in volumi e al 3% a valore. A beneficiare della situazione sono stati i comparti dei Financial Services (fintech) e TMT (digital e infrastructure), dove oltre all’aumento delle transazioni a volume e valore, si registra anche un aumento dei multipli impliciti. Più volatile a valore, seppure in crescita come volumi, il settore Healthcare, che nel 2019 era stato impattato da significativi “megadeals”. Le proiezioni future prevedono nei prossimi 6/12 mesi un’attività di M&A molto intensa: le aziende che sono riuscite a cavalcare la crisi e i fondi di investimento hanno accumulato oltre 7.600 miliardi di dollari di liquidità, i tassi di interesse sono rimasti ai minimi e la domanda repressa dei consumatori stimolerà la ripartenza. Rimangono le incertezze legate alle ondate di pandemia e ai lockdown, all'aumento della disoccupazione, soprattutto femminile, che agirà da freno alla ripartenza dei consumi, e alle tensioni nei rapporti internazionali. L'accelerazione delle attività di M&A registrata a partire dal terzo trimestre 2020 ha riguardato tutte le aree geografiche con punti di massimo toccati nell'ultimo trimestre nell'area Asia-Pacific e, in ambito europeo, in Italia. L'aumento del deal value, con un picco nel quarto trimestre 2020, è collegato ad un incremento del numero dei 'mega-deal' (ossia di quelli con controvalore superiore a 5 miliardi) per un totale di 57 a livello mondiale nel secondo semestre 2020 (688 miliardi di dollari) rispetto a 27 nel primo semestre (266 miliardi).

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