martedì 8 marzo 2022
Il conflitto in Ucraina ha portato gli investitori a rifugiarsi nel metallo prezioso, il cui valore ha raggiunto il massimo
Lingotti d'oro

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La guerra orribile in corso in Ucraina porta con sé conseguenze importanti. Di vite umane, certo. Ma anche a livello economico. Uno dei risultati è la corsa all’oro che diventa, per antonomasia, il bene rifugio. Sta accadendo anche in queste ore con il prezzo del metallo pregiato che ha raggiunto livelli record con una quotazione che ha toccato i 56,77 euro al grammo registrati alle ore 11:50 del 24 febbraio. Un prezzo che non era mai stato raggiunto nemmeno con lo scoppio della pandemia. «L’oro - spiega David Campomaggiore, ceo di OroEtic, catena di Compro Oro conosciuta per il suo impegno a tutela dei consumatori - durante un periodo di crisi, pandemia o guerra, sale perché i grandi investitori che lavorano nel mondo finanziario cercano di mettere al sicuro i propri investimenti proprio attraverso l’oro. Un metallo che è riuscito a imporsi come "il bene superiore", più forte di qualsiasi altra moneta sulla faccia della Terra. Ogni nazione del mondo, infatti, possiede delle riserve auree nelle proprie banche. Questo significa che in caso di estremo bisogno, può essere scambiato con facilità per scongiurare una crisi economica o altro».

E in effetti, già prima di questa impennata dovuta alla guerra, negli ultimi 20 anni il prezzo del metallo giallo è salito del +544% e solo negli ultimi due anni il suo valore è salito del +71%. Ma l’oro è così importante anche perché è una risorsa limitata sul nostro pianeta. Ed è forte, in queste ore, la tentazione di vendere l’oro che non si utilizza o che è stato comprato in passato come forma di investimento. «Non è un caso - dice ancora Campomaggiore - che in queste ore ci sia una vera e propria corsa ai Compro Oro da parte di moltissime persone per vendere tutto l’oro messo da parte e approfittare di questa incredibile quotazione che difficilmente rivedremo a breve. Ma bisogna essere molto prudenti, le fregature sono sempre dietro l’angolo». Se si ha voglia di ottenere liquidità e di vendere il proprio oro, occorre prendere delle contromisure: «Oggi - afferma Campomaggiore - siamo nell'era di internet e una cosa molto utile che si può fare è vedere se altri clienti hanno usufruito del servizio di un determinato negozio e se hanno lasciato testimonianze positive. Se nessuno ha mai voluto spendere due parole per un negoziante, qualcosa non va. Insomma, funziona un po’ come le recensioni dei prodotti su Amazon. Inoltre, bisogna diffidare della pubblicità ingannevoli, con quotazioni astronomiche che servono per attirare i clienti nel negozio. Un altro consiglio è controllare che il negozio sia iscritto all’Oam, un registro nazionale in cui tutti gli operatori compro oro devono essere inseriti. Purtroppo, ci sono ancora più di 600 Compro Oro che operano in modo illegale».

Dunque qualche accortezza, prima di rivolgersi a un negozio Compro Oro, deve essere presa in considerazione. «Sicuramente - aggiunge Campomaggiore- si deve pesare l'oro a casa prima di uscire. Non farlo può essere un grave errore. Ma non serve una bilancia professionale, avere può bastare una bilancia anche di quelle da cucina. Può esserci una discrepanza minima con le bilance certificate ma almeno si ha un’idea di massima». Infine, Campomaggiore, consiglia il test sulla caratura (kt) ed è importante conoscerla, perché l’oro non è tutto uguale, ma si divide in otto tipologie chiamate carature come, per esempio, 24 carati, purezza oro 999 % o 18 carati, purezza oro 750 %. L’oro più comune che viene utilizzato in Italia per la fabbricazione dei gioielli è il 18 carati: «Per fare un primo test basta una lente di ingrandimento. Alle estremità dei ganci dei gioielli ci sono vari timbri (punzonature). Nei gioielli più moderni, dopo gli anni '70, c’è il timbro della caratura all’interno di un rombo. Va controllato sempre se si trovano dei numeri ma se così non dovesse essere non bisogna preoccuparsi. C’è la possibilità che il gioiello sia realizzato prima e a quel tempo non c’era l’obbligo di mettere alcun timbro, oppure perché è stato realizzato artigianalmente. Questo test è fondamentale per avere un’idea del valore del nostro metallo». Questi sono già dei piccoli trucchi che fanno sì che la trattativa vada meglio quando si va a vendere l'oro. Ma, in via prudenziale, il consiglio è sempre di non fermarsi mai alla prima valutazione, ma rivolgersi a più negozi per farsi un’idea più realistica.

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