giovedì 25 maggio 2023
Newcleo, società creata da Stefano Buono non ha ancora due anni ma sta raccogliendo miliardi per fare innovazione sull’energia atomica. Combustibile dalle scorie
La ex centrale nucleare di Trino Vercellese

La ex centrale nucleare di Trino Vercellese - Archivio

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«Ho incontrato Macron e spero di incontrare presto la premier Giorgia Meloni per parlare di nucleare di nuova generazione. Parteciperò a un incontro all’ambasciata francese con tre ministri francesi e tre italiani, sarà una prima occasione», ha spiegato Stefano Buono fondatore e Ceo di Newcleo, azienda di tecnologie nucleari, che ha in corso una raccolta di capitale da un miliardo di euro da investire in un progetto ambizioso in Francia e in altri Paesi come per esempio il Regno Unito. Recentemente la società ha annunciato ulteriori 3 miliardi di euro di investimenti da fare sempre in Francia.

E a Torino a margine dell’inaugurazione della sede di Planet Smart City, Buono ha illustrato gli obiettivi della sua società: «Ho creato un’azienda per l’energia pulita. È inglese, ma la sede più importante è a Torino. Facciamo progettazione di impianti nucleari di nuova generazione. L’ho creata venti mesi fa e ha già 230 persone, stiamo creando una realtà molto forte», ha detto ancora Buono.
Tra gli obiettivi c’è quello di produrre combustibile nucleare – pulito – per i reattori a fissione di quarta generazione. Gli ingegneri e i fisici e gran parte del personale di Newcleo è italiano, a sottolineare come in questo ambito (fusione e fissione nucleare) la ricerca e la tecnologia italiana siano prime nel mondo. L’azienda ha collaborazioni importanti anche con Enel ed Enea.

Per far fronte all’aumento della domanda di energia elettrica, determinata dalla decarbonizzazione e dalla mobilità elettrica, Newcleo intende sviluppare reattori di nuova concezione raffreddati al piombo e impianti per la produzione di combustibile nucleare, ottenuto dalle scorie. Due soluzioni che negli intenti dell’azienda permetteranno d’alzare gli standard di sicurezza delle centrali e di sopperire al progressivo esaurimento dell’uranio.

«Oggi sappiamo con certezza che la domanda di energia elettrica non farà che aumentare nei prossimi anni – spiega ancora Buono –. Le previsioni più attendibili parlano di una triplicazione della domanda di energia al 2050, un bisogno che dovrà essere soddisfatto con tecnologie pulite che non emettano CO2. Il nucleare è la fonte di energia pulita per eccellenza che consente di produrre elettricità in grandi quantità a costi moderati, in maniera costante, libera da emissioni di CO2 ed in modo completamente sicuro. Con Newcleo vogliamo affrontare questa necessità impellente e lo faremo in maniera sostenibile utilizzando ed eliminando le scorie nucleari prodotte dalle vecchie centrali come nuovo combustibile per i nostri reattori, portando quindi anche l’industria nucleare all’idea di circolarità. Trasformeremo ciò che oggi sono rifiuti costosi da gestire in valore e indipendenza energetica per i paesi in cui installeremo i nostri reattori».

Ad oggi, fanno sapere dai vertici di Newcleo, la tabella di marcia prevede la progettazione e la costruzione di un reattore nucleare da 30MWe in Francia entro il 2030, al quale seguirà, dopo soli due anni, un’unità commerciale da 200MWe nel Regno Unito. Di particolare evidenza c’è lo sviluppo di un primo impianto per la produzione di MOX (Mixed Plutonium-Uranium Oxides) in Francia, al quale seguirà un altro impianto nel Regno Unito. Il MOX è un combustibile nucleare già approvato per l’utilizzo nei reattori veloci in Francia (di quarta generazione), e consiste in un mix di uranio impoverito (un sottoprodotto del processo di arricchimento dei reattori tradizionali, per il quale non c’è attualmente alcun utilizzo ma che comporta notevoli costi di smaltimento come scoria) e plutonio.

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