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Sono iniziati, a oltre un anno dall'incidente che aveva fatto adagiare su un fianco il cargo porta-auto Golden Ray davanti alle coste della Georgia, in Usa, i lavori di recupero della nave e di messa in sicurezza ambientale del tratto di mare davanti a Saint Simons Sound. Ciò che può lasciare sconcertati - come mostrano le immagini dI Firstcoast.news - è che non sia stato possibile raddrizzare lo scafo (come era avvenuto con la Concordia all'Isola del Giglio o con il cargo porta-auto Hoeg Osaka vittima di un analogo incidente) e si sia dovuto ricorrere al sezionamento della nave in "fette" da 500 tonnellate l'una, carico compreso.
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Dalle prime immagini dell'operazione in darsena si scopre infatti che è stata scartata la possibilità di recuperare alcuna delle 4.200 vetture nuove di fabbrica, per un valore stimato di 84 milioni di dollari. Si tratta di Suv, pick-up e berline che dovevano essere sbarcate secondo la modalità Ro-Ro (cioè roll on, roll off che significa salire e scendere in moto dai diversi ponti garage) al porto di Brunswick, principale terminal Usa per queste spedizioni.