giovedì 14 novembre 2013
La Formula E partirà il 10 settembre da Pechino. Dieci le gare previste. Venti piloti correranno a  225 Km orari su circuiti cittadini. Tra le tappe, Parigi, Berlino, Londra, Monte Carlo e Los Angeles.
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Una gara di Formula 1 senza alcun rombo di motore. È vero: fa un certo effetto. Suona strano. Anzi, non suona affatto. Eppure è un’altra realtà alla quale dovremo abituarci.Fan di Alonso e Vettel, aspettate a disperarvi. La Formula 1 «tradizionale» andrà avanti ancora un bel po’. Quella che debutterà il 10 settembre 2014 si chiamerà Formula E. Cioè, «electric».Il campionato sarà diviso in 10 tappe. La prima sarà a Pechino. Seguiranno Putrajaya (una città della Malesia situata poco a sud di Kuala Lumpur), Hong Kong, Punta del Este (Uruguay), Buenos Aires, Los Angeles, Miami, Monte Carlo, Berlino e Londra. Al momento sono previste 10 squadre, ognuna con due piloti. Venti bolidi elettrici. Capaci di correre a 225 km orari «in silenzio». Il fatto che questi bolidi non producano rumore rappresenta però anche un potenziale pericolo. Così, quando le macchine supereranno una certa velocità emetteranno, grazie ad una «scatola sonora», una specie di rombo.«Le auto elettriche sono ancora percepite da molti come lente e poco sportive» ha spiegato Alejandro Agag, amministratore delegato di Formula E. L’obiettivo dell’operazione è semplice: darà una forte spinta al mercato delle quattro ruote «verdi».Secondo gli analisti della società EY, «la manifestazione farà vendere 77 milioni di veicoli elettrici in più in 25 anni, dal 2015 al 2040». Non solo: «Farà realizzare alle case automobilistiche vendite extra per 142 milioni di euro, creando inoltre 42mila posti di lavoro permanenti. Da un punto di vista ambientale, il maggior numero di auto elettriche vendute consentirà di risparmiare 4 miliardi di barili di petrolio, ed eviterà l'immissione in atmosfera di 900 milioni di tonnellate di CO2, pari alle emissioni italiane di due anni».
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