mercoledì 5 luglio 2023
Il presidente dell'Abi Patuelli: «Servono regole meno rigide per chi è in ritardo nei pagamenti»
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"Le banche in Italia mantengono quasi i due terzi dei mutui a tasso fisso, con tassi di raccolta in continuo aumento, e, su richiesta, possono allungare la durata dei mutui per chi è in regola con i pagamenti o realizzare surroghe". Così stamattina il presidente dell'Abi Antonio Patuelli all'assemblea dell'Associazione bancaria italiana, che ha chiesto anche “un cambio delle regole rigide, troppo rigide" dell'Eba (l'autorità bancaria europea) per chi è in ritardo sui pagamento delle rate dei mutui”, ritardo che non permette alle banche una maggiore flessibilità.

Circa un terzo dei mutui erogati in Italia, un mercato da 425 miliardi di euro di stock, è a tasso variabile ma negli ultimi mesi si è registrata, complice gli aumenti del tasso di interesse da parte della Bce, una corsa al fisso per evitare l'aumento della rata dei mutui a tasso variabile che può arrivare a centinaia di euro. A fine 2022, secondo Mutuionline, i mutui erogati (comunque in deciso ribasso) erano per il 30% variabili ma i continui aumenti da parte di Francoforte e le politiche delle stesse banche hanno poi riportato i variabili a livelli minimi. Sugli erogati del secondo trimestre di quest'anno sono solo il 7,3%. Secondo il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, "dal dicembre del 2021 al maggio di quest'anno i tassi di interesse sui nuovi prestiti alle imprese e sui nuovi mutui alle famiglie sono cresciuti in Italia rispettivamente di circa 360 e 280 punti base, portandosi al 4,8 e 4,2 per cento".

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