lunedì 6 maggio 2013
​Ottimi numeri di vendita e gran sostanza per il Suv medio del marchio tedesco. Costruito in Corea, piace per le linee armoniose, la robustezza e i consumi davvero interessanti. Un po' scarsa solo la capacità del bagagliaio
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Agile, simpatica, versatile e... quasi astemia. Difficile pretendere di più da una compagna di viaggio. Bello poterci contare quando la guidi, e quando ti accorgi che nel panorava ormai massificato dei Suv compatti esiste qualcosa di un po' diverso, e forse di migliore.

Parliamo di Opel Mokka, uno degli ultimi prodotti della casa tedesca, che aveva proprio bisogno di un modello particolarmente riuscito per tornare a sorridere sul mercato. A soli sette mesi dal suo arrivo presso le concessionarie, Mokka ha infatti raccolto più di 100.000 ordini, in particolare in Germania, Russia, Inghilterra, Italia e Francia. Il merito, si diceva, è senz'altro di... "genere", nel senso che i Suv medi piacciono molto in questa fase di crisi nera. Ma non solo. Quando forme, contenuti e prezzo riescono ad imporsi, è difficile che il mercato non risponda.

Opel Mokka dunque piace. Ad iniziare dal nome, originale e facile da ricordare, scelto in omaggio al chicco di caffè al quale si sono ispirati i designer nel concepirla. Tedesca in realtà la Mokka è solo di marchio, visto che è costruita in Corea nell fabbrica Chevrolet dove nasce anche la quasi gemella Trax. Il suo primo punto di forza è la compattezza: in 428 cm. di lunghezza ci sta tanto davvero ma l'ingombro complessivo è tutt'altro che ingombrante, sia esteticamente che quando si sta al volante. Dunque proporzioni azzeccate e linee muscolose che danno un immediato senso di armonia e sicurezza.

Comoda e facile da guidare per chi sta al volante, Mokka offre discreti spazi pure ai passeggeri posteriori, anche se in tre sul sedile posteriore si sta strettini in virtù della larghezza dell'auto (178 centimetri fruibili) non esattamente abbondante. Anche il bagagliaio (tra 356 e 1.372 i litri dichiarati) non brilla per capacità, ed è inferiore a quello di alcune concorrenti dello stesso segmento come Skoda Yeti e Nissan Qashqai.

Accoglienti gli interni, più che discreta la qualità delle plastiche che sembrano ben assemblate. La sensazione a bordo è piacevole e la posizione di guida alta regala a chi sta al volante un'ottima visibilità. Numerosi gli scomparti portaoggetti e i cassetti disponibili per riporre tutto al proprio posto, sin troppo abbondanti ma intuitivi e facili da azionare tutti i comandi della plancia.

Mokka è soprattutto facile da guidare. I tecnici di Russelsheim hanno trovato un buon compromesso di l'assetto, né troppo duro né troppo morbido, e il setup dello sterzo, servoassistito elettricamente. L'auto si controlla bene in curva e il rollio non diventa mai eccessivo, almeno se non si eccede nella velocità. Grande valore aggiunto del modello da noi testato, il 1.7 CDTi Ego a due ruote motrici da 130 cv, è il basso consumo, valutabile all'incirca in 20 km con un litro di gasolio su percorso misto. 

Opel Mokka è disponibile sul mercato in due motorizzazioni benzina (1.6 litri e 1.4 turbo in questo caso a trazione integrale) e una diesel l'1.7 CDTi appunto, declinato in due versioni e a due o quattro ruote motrici. In più, novità di questi giorni, arriva sul mercato anche la versione Turbo benzina 1.4 litri da 103 kW/140 cv con trazione anteriore e cambio manuale o automatico a sei velocità.  

I prezzi partono da 18.450 euro per i benzina e 22.700 euro per i diesel. Sinceramente ben spesi. 

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