venerdì 1 luglio 2022
Come ci muoveremo domani? Le idee e le suggestioni della Scuola del Design del Politecnico di Milano esposte in una mostra internazionale
4sensens (Audi), uno dei progetti esposti a Bilbao

4sensens (Audi), uno dei progetti esposti a Bilbao - .

COMMENTA E CONDIVIDI

Come ci muoveremo e vivremo nel 2086, a 200 anni dalla nascita dell’automobile? In occasione, della mostra “Motion. Autos, Art, Architecture” (https://www.guggenheim-bilbao.eus/exposiciones/motion-autos-art-architecture, che si protrarrà fino al 18 Settembre) voluta dalla Norman Foster Foundation e dal Guggenheim Museum di Bilbao, sono state invitate sedici scuole di design e architettura da quattro continenti diversi, a presentare la loro visione sul futuro della mobilità.

Tra queste, come unica realtà italiana, la Scuola del Design del Politecnico di Milano, che la immagina e racconta la mobilità del futuro con un’installazione interattiva a conclusione del percorso espositivo della mostra. Questa installazione è composta da 12 progetti, 6 dei quali realizzati dagli studenti del Master in Transportation & Automobile Design, promosso dal Politecnico di Milano e gestito da POLI.design. Si tratta di 6 concept molto diversi tra loro, ideati proprio con la finalità di rispondere alle esigenze della nuova mobilità degli anni a venire, prefigurando soluzioni di trasporto progettate per le specifiche necessità di determinate categorie di passeggeri, anche con problematiche fisiche.

Questi progetti sono stati integrati in un progetto di allestimento denominato Autofficina Futuro, curato da Luisa Collina e Ilaria Bollati, docenti del Politecnico di Milano, in collaborazione con CamerAnebbia per la parte multimediale, allestito presso il Guggenheim Museum di Bilbao. Un’esposizione davvero particolare con un approccio multidisciplinare, che incrocia la dimensione della mobilità con quella dell’ambiente, della realtà urbana, della società e definisce un panorama interattivo sulla mobilità che verrà. Autofficina Futuro richiama l’idea dell’autofficina, luogo italiano per eccellenza dove, a partire dall’inizio del secolo scorso, le automobili venivano prodotte, riparate, migliorate e modificate in un dialogo continuo con il cliente. Basti pensare alle officine dei famosi Carrozzieri italiani, sinonimo di eleganza ricercata, quasi sartoriale, e di una produzione caratterizzata dalla massima libertà espressiva, dove idee e sperimentazione sono sempre state rivolte al futuro.

Nell’installazione, un lungo collage rappresenta l’autofficina e unisce le illustrazioni a fotografie e contenuti multimediali. Un paesaggio immaginario popola cinque monitor a parete che invitano il visitatore all’azione. E’ sufficiente collocarsi di fronte ad uno di essi per avviare il racconto. Autofficina Futuro offre anche la possibilità di un ulteriore approfondimento tramite QR Code, svelando contenuti aggiuntivi e rimandando ad una mostra virtuale ospitata nella pagina Instagram dedicata: https://www.instagram.com/autofficina_futuro/.





© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: