lunedì 13 febbraio 2017
L'aggiornamento 2017 della più grande delle MINI le regala una nuova trazione integrale e ancora più tecnologia ed esclusività. A un prezzo decisamente impegnativo
Countryman, più che un'auto è un biglietto da visita
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Se vi piace la trazione integrale, volete una vettura che si faccia notare e non avete problemi di portafoglio, la nuova MINI Countryman ha tutto quello che volete. Tecnologia, con una nuova trazione integrale; allestimenti, con nuovi interni e luci soffuse variabili; moda, grazie ai colori abbinati fra tetto e carrozzerie; e motori, dai diesel ai benzina da 136 a 192 cavalli arrivando alla speciale JCW da 232 Cv cattiva e grintosa. Non manca niente, solo la volontà di capire e decidersi per questa vettura che ha tutto per essere un biglietto da visita più che un’auto. E’ una filosofia di vita, è uno status symbol per chi può permetterselo. Il resto è tipicamente da MINI, anche se di MINI c’è rimasto solo il nome, tutto il resto è cresciuto in base alle esigenze di una clientela che è cambiata.

Com'è. Non è più la vetturetta adatta ai giovani che volevano spostarsi in città con un’auto che si guida da go kart. Mini Countryman è diventato il biglietto da visita di chi ha una certa visione della vita, gode di un certo agio e non vuole perdere quella freschezza e gioventù dei tempi andati. Ecco che da single si mette su famiglia, dalla città ci si sposta in campagna o si va spesso fuori dai grossi centri abitati perché si ama il verde, la campagna e una vita all’aria aperta. Ecco che la piccola Mini non va più bene e si cerca qualcosa di più. Nella fattispecie la Countyman. Che è diventata più lunga, siamo sui 4,30 metri, e più larga. Ci sono cinque posti comodi e un bagagliaio sufficiente per trolley e valigette varie, tipico di chi si sposta in compagnia e non porta al seguito solo lo spazzolino da denti. Countryman è tutto questo, più che un’auto, una filosofia di vita che ha delle basi radicate nella scelta tecnologica di una trazione integrale che rispetto al passato ha subito delle evoluzioni. Il controllo elettronico non è più così invasivo come una volta, non ci sono gli scatti delle ruote tutte le volte che veniva compensata la trazione.

Mia e solo mia. In più ci sono nuovi interni con rifiniture a scelta, al punto che ci sono mille variabili di personalizzazione, come dire che quella Countryman è mia e mia soltanto resta nelle scelte di colori, cuciture e tessuti, così come nei cerchioni, da 17 a 19 pollici, con raggi e calandre differenziate, con carrozzerie adeguate e bicolori come voglio. Unica nella massa di Mini tutte uguali e diverse fra sé. E negli interni il grosso orologio centrale che funge da centro comandi con navigatore touch screen allargabile o restringibile con il tocco delle dita, luci soffuse che cambiano colore e stati d’animo. Insomma chic e pop, per dirla tutta a quelli che ci capiscono qualcosa con le nuove tendenze modaiole.

Sotto il cofano. E poi i motori, si va dal 1500 da 136 CV al due litri da 192 cavalli benzina e poi i diesel da 150 cavalli e 190, e in futuro arriverà anche ibrida plug in (ricaricabile) con cambi manuali e automatici. Tutto questo per dire che l’offerta è ampia e non resta che l’imbarazzo della scelta. E del portafoglio: averne una accessiorata di tutto costa sui 42 mila euro. Parlando di prezzi, siamo su una fascia molto alta rispetto a quello che offre la concorrenza. Certo, gli altri non hanno il fascino, il nome e il blasone, tantomeno lo stile. Rivolgersi solo ad una fascia di clientela alta è questione di politica aziendale. Per chi ritiene che l’auto debba essere lo specchio di una propria visione di vita, allora la Countryman è perfetta, non le manca niente.

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