mercoledì 11 maggio 2011
L’azienda di Bill Gates ha offerto 8,5 miliardi di dollari per il software. Con questa acquisizione il programma, che consente telefonate gratis tra due utenti connessi a Internet, passa di proprietà per la terza volta dalla sua nascita.
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Alla fine l’intesa è arrivata. Dopo l’accordo strategico con Nokia per portare il suo sistema operativo Windows Phone 7 nei cellulari dell’azienda finlandese e dopo una serie di tira e molla e indiscrezioni, ieri Microsoft ha definito i dettagli per l’acquisizione di Skype. L’azienda di Bill Gates ha messo sul piatto 8,5 miliardi di dollari per mettere le mani sul software che permette di effettuare chiamate gratuite via web tra due computer connessi al web o verso numeri telefonici a tariffe molto vantaggiose.Creata nel 2003, Skype è stata una delle prime a sfruttare la tecnologia Voip (Voice over ip, la telefonia via Internet) e in questi anni ha conquistato più di 800 milioni di utenti, 124 milioni connessi al mese, di cui 8.1 milioni paganti. Numeri che però non sono bastati a evitare che la piattaforma chiudesse il 2010 con una perdita di 6,9 milioni di dollari, a fronte di 860 milioni di fatturato.Con l’acquisizione da parte di Microsoft, Skype passa ora di mano per la terza volta dalla sua creazione. Nel 2005 l’azienda era stata acquistata da eBay per 3,1 miliardi di dollari, ma l’integrazione con il business delle aste online si era rivelato complicato tanto da spingere alla cessione del 70% dell’azienda a una cordata di investitori che contemplava anche un fondo pensionistico canadese. Ora il prezzo che l’azienda di Redmond ha deciso di pagare è più che doppio rispetto ad allora, ma anche in confronto all’offerta di 3-4 miliardi di dollari che Facebook avrebbe avanzato solo poco tempo fa.Le difficoltà nel generare liquidità erano state tra le ragioni che avevano portato Skype a rinunciare alla quotazione in Borsa. La capitalizzazione della società dopo il collocamento era stata valutata intorno al miliardo di dollari, una cifra notevolmente inferiore a quella messa sul piatto dal produttore di software statunitense. Gli 8,5 miliardi di dollari sembrano essere quindi una spesa significativa. E, se questi numeri troveranno conferma nell’offerta ufficiale, Microsoft si troverà a pagare Skype dieci volte il fatturato generato dalla piattaforma Voip.Sulla cifra però potrebbe aver inciso soprattutto la voglia di Microsoft di sottrarre una ghiotta preda ai concorrenti come Google o il social network di Mark Zuckerberg, che da tempo avevano mostrato interesse. Non solo. Per la società di Redmond si tratta dell’investimento più oneroso della sua storia. Il secondo, però, se fosse andata a buon fine l’offerta da 44,6 miliardi di dollari che nel febbraio del 2008 il numero uno Steve Ballmer mise sul tavolo per comprare Yahoo! senza successo.Considerato però che la società di Redmond sembra avere in cassa oltre 50 miliardi di dollari, il gioco potrebbe valere la candela. Quanto meno da un punto di vista strategico. Con Skype, Microsoft ha ora una freccia in più nel suo arco per tenere il passo in un mercato con i maggiori margini di crescita, quello del mobile. Soprattutto perché il suo sistema operativo Windows Phone 7, lanciato l’anno scorso, non sembra ancora essere riuscito a erodere la quota di mercato degli eterni rivali Apple e Google.Ora la piattaforma di chiamate vocali gratuita da computer a computer potrebbe sostituire il servizio ideato tempo fa da Microsoft (Windows live call) e affiancarsi al sistema di chat testuali, vocali e video di Windows live messenger. Skype diventerà una nuova divisione di Microsoft e, tra i progetti dopo la fusione, c’è quello di integrare i servizi della piattaforma Voip con quelli delle console per videogiochi Xbox e Kinect, del software per la posta elettronica Outlook e degli smartphone con sistema operativo Windows.
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