mercoledì 2 novembre 2022
Crollano le immatricolazioni delle elettriche (-48%) in Italia nonostante gli incentivi, stazionarie quelle dei privati. Nubi sull'elettrico (-48%)
L'auto risale a ottobre (+14,84%) ma solo grazie al noleggio
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La ripresa c'è, ma i dati vanno esaminati con cura per non farsi fuorviare dai numeri. A ottobre il mercato auto in Italia si è posizionato in territorio positivo, meglio ancora rispetto al +5,57% fatto segnare a settembre: +14,84% è il dato del mese che ha aperto l'ultimo trimestre del 2022. Un dato che attenua di poco il passivo del cumulato annuo, che ora si attesta a -13,69%, con una perdita rispetto al 2021 di quasi 174.000 nuove targhe. Come sottolinea Dataforce Italia, la crescita di ottobre inoltre non riguarda il grande malato del mercato dell’auto: il canale degli acquisti dei privati (e quindi delle famiglie), che a ottobre rimane in pratica sui livelli dello stesso mese di un anno fa (soltanto 1.000 targhe in più, pari a +1,51%) e raggiunge una quota di mercato inferiore al 59%, quasi 8 punti in meno rispetto a ottobre 2021. La previsione per la chiusura dell'anno pronostica un leggero rialzo: a fine 2022 il mercato dovrebbe totalizzare 1.300.000 immatricolazioni complessive, con un calo dell'11.1% rispetto al 2021.

A sostenere le immatricolazioni è soprattutto il noleggio a lungo termine, che nel decimo mese dell’anno fa segnare un eccellente +61,17%, con quasi 11.000 immatricolazioni più e raggiunge una market share vicinissima al 25%. Superiore alla media del mercato anche l’incremento delle immatricolazioni dirette aziendali: +21,45%, e quasi raddoppiate le nuove targhe del noleggio a breve termine, che però rimane confinato su volumi molto lontani dagli anni migliori. In leggera ripresa pure il canale delle auto-immatricolazioni, ma unicamente grazie alle targhe a uso proprio delle concessionarie. Da segnalare il fatto che oggi, a ben tre mesi dall’approvazione del decreto, diventa finalmente operativo l’ampliamento della platea dei beneficiari dell’ecobonus, che ora comprende le società di noleggio.

Nubi sull'elettrico. A pochi dall'accordo definitivo raggiunto dal Parlamento Europeo e il Consiglio definitivo per mettere al bando a partire dal 2035 le automobili nuove a combustione, l’elettrico in Italia fa registrare un poco edificante -48% nel mese di ottobre, che diventa -27% sul cumulato annuo, nonostante i 148 milioni di euro di bonus ancora a disposizione fino alla fine dell’anno. Da inizio 2022 a oggi sono state vendute in Italia 39.400 elettriche, quasi 15.000 in meno di un anno fa, per una quota di mercato che sfiora appena il 3,6%. Stabilmente al comando - e in crescita ulteriore - nelle preferenze degli italiani le auto a benzina (48,66% del mercato). Il diesel invece conferma l'inversione di tendenza al ribasso che ha fatto segnare nei mesi scorsi recuperando terreno e stabilizzandosi al 25% sul totale. Le immatricolazioni di auto a Gpl salgono più della media del mercato (+16,08%), mentre continua la fase di grande depressione delle auto a metano (scese a ottobre dalle 1.411 unità del 2021 a sole 475).

A livello di brand, ottobre ha visto molti costruttori di volume realizzare numeri incoraggianti: Fiat resta in vetta alla classifica pur perdendo il 21,4%, Toyota sale al secondo posto (+55,7%), e sorpassa Volkswagen (+13,56%) che si posiziona davanti a Ford (quarta assoluta, +48,42%), Citroen (+45,71%), Audi (+83,29%), Peugeot (+15,5%), Jeep (+32,38%), BMW (+24,72%) e Mercedes (+21,52%). Continua la rincorsa di Alfa Romeo verso posizioni più consone al marchio (+114,69%) e prosegue l’ascesa del brand anglo-cinese MG, che decuplica le immatricolazioni rispetto a ottobre 2021. In rallentamento Dacia (-5,85%).

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