mercoledì 2 settembre 2020
Le immatricolazioni tornano in linea con quelle dello stesso mese di un anno fa (-0,43%). Ma il bonus così come è strutturato non potrà rivitalizzare il comparto
Con gli incentivi in agosto meglio ma non bene
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Chi si aspettava un ritorno al segno positivo per il mercato dell'auto di agosto grazie agli incentivi statali è rimasto deluso: il mese che si è appena concluso ha portato solamente una boccata d'ossigeno, mentre negli altri Paesi europei (Germania, Francia e Spagna) l’entrata in vigore dei bonus ha rinvigorito il comparto. A fare un balzo in avanti sono state le auto elettriche e le ibride (entrambe più che triplicate). Ma i volumi delle elettriche rimangono confinati a percentuali poco significative (lo scorso mese poco più del 2% dell’intero mercato). Mentre le vendite di ibride sono più elevate: hanno sfiorato il 17% del totale ad agosto, anche se quelle delle ibride plug-in, ossia le più incentivate dai bonus, non arrivano al 2%.
In totale sono state immatricolate 88.801 autovetture contro le 89.184 dell’agosto 2019. Il calo è dunque contenuto nello 0,43% ed indica che è in via di superamento la fase orribile del mercato auto che ha visto cadute dell’85% in marzo, del 98% in aprile e un andamento fortemente negativo nel complesso dei primi sette mesi di quest’anno. Il merito del ritorno a livelli di vendita normali è dovuto essenzialmente ad aver esteso gli incentivi, con gli emendamenti presentati in sede di conversione in legge del Decreto Rilancio, anche alle vetture con alimentazione a benzina o gasolio ed emissioni non superiori a 110 g/km di CO2. Gli incentivi alle sole vetture ad emissioni zero, già in vigore nel 2019 e potenziati nel 2020, si sono infatti rivelati utili per favorire l’auto elettrica, ma certamente non sono sufficienti per rilanciare l’intero mercato dell’auto in cui le immatricolazioni di vetture non elettriche sono ancora il 98%.

“Sperava il Governo lanciando gli incentivi nel mese più fiacco dell’anno di far squillare le trombe – commenta Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia – e invece Case Auto e Concessionarie hanno più che dimezzato le km0 (stupidamente non incentivate) ed ecco arrivare il bel pareggio di fine agosto. Che non fa contento nessuno: troppo pochi i fondi a disposizione degli acquirenti di auto ad alimentazione tradizionale, mentre quelli riservati alle vetture con emissioni fino a 20 g/km di CO2 e fino a 60 g/km, più rilevanti come importo e più sostanziosi nel tetto di spesa messo a disposizione secondo previsioni clamorosamente errate, rimarranno in buona parte inutilizzati. In più, il Governo ha pensato bene di cambiare in corsa le regole sulle fasce limite di emissioni, creando ancora più incertezza nel consumatore. Ad agosto i fondi a disposizione degli acquirenti di auto termiche oltre i 60 g/km di CO2 si sono esauriti in pochi giorni, settembre è cominciato col “salvo disponibilità dei fondi” perché ad oggi non si riesce nemmeno a monitorarne l’esaurimento in tempo reale. Servirà un miracolo per evitare la drammatica perdita di migliaia di posti di lavoro nel nostro settore”. Dataforce resta poco ottimista per il futuro: prevede infatti una chiusura anno a 1.225.000 auto, circa 700.000 in meno rispetto all’anno precedente.

Le alimentazioni: volano elettriche e ibride

Nell’ottavo mese del 2020 l’emorragia di vendite di auto diesel si è quasi arrestata: -7,52%, mentre le immatricolazioni di auto a benzina sono calate soltanto del 17,15% (dimezzando il passivo degli scorsi mesi). Ovviamente esponenziale la crescita delle immatricolazioni di auto elettriche e di ibride, rispettivamente + 252,92% e +239,47%. Queste ultime stanno raggiungendo volumi importanti: ad agosto quasi 15.000 unità. Una quota che comunque è ancora la metà rispetto sia al benzina sia al diesel. Bene le auto a metano (+12,06%), male le Gpl (-33%). Tra le ibride, la parte del leone la fanno ormai le mild-hybrid: quasi 8.000 unità ad agosto, ovvero 15 volte tanto l’agosto precedente. Le ibride plug-in, ossia le più ecologiche (e più incentivate), nel mese sono state circa 1.700.

Fiat resta in testa, come Panda

Nella graduatoria delle marche più vendute, Fiat rimane in testa anche ad agosto, e riesce a sfiorare il pareggio con una minima contrazione del 4,31%: ha immatricolato nel mese 12.289 vetture a fronte delle 12.843 dell’agosto precedente. Al secondo rimane saldamente Volkswagen, che supera brillantemente i numeri dello scorso anno: +17,01%, ossia 1.269 unità in più. Al terzo posto c’è Ford (+16,63%), seguita da Peugeot (+8,29%), Renault (-13,34%), Jeep (+7,74%), Citroen (+24,65%), Toyota (+11,78%), Dacia (-35,82%), e Opel (-18,46%). La classifica dei modelli preferiti dagli acquirenti ad agosto è quasi appannaggio esclusivo di FCA: la Fiat Panda è sempre leader di mercato, anche se questo mese fa segnare un calo dell’11,4%. Al secondo posto la 500X (+20,89%), rivitalizzata dalla versione mild-hybrid. Terza la Lancia Ypsilon, che però è in calo nei volumi del 9,6%. Quarta la Ford Puma. Al quinto posto la Jeep Renegade.

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