mercoledì 1 luglio 2020
Un altro calo delle immatricolazioni (-23%). Il marchio di Elon Musk diventa quello con più valore al mondo
Vendite ancora giù a giugno. Festeggia solo Tesla
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Continua anche a giugno il calo del mercato italiano dell'auto. Nel mese appena concluso - secondo i dati del ministero dei Trasporti - le nuove immatricolazioni sono state 132.457, cioè il 23,13% in meno dello stesso mese del 2019. Quasi dimezzato il mercato nel semestre: le auto vendute sono state 583.960, pari a una flessione del 46,09% rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso. Durissima e sempre più preoccupata la reazione del mondo che gravita attorno all'automotive. Secondo Federauto, «è di tutta evidenza che il mercato dell'auto non può riprendersi con le sole offerte promozionali che i vari brand hanno messo in campo e si avvicina a grandi passi la gelata autunnale. Diciamo basta all'incomprensibile atteggiamento di indifferenza del Governo e di parte della classe politica rispetto alla situazione dell'automotive: più andiamo avanti così, più è grande il rischio di chiusura nei prossimi mesi di centinaia di imprese della filiera della distribuzione auto, che si accompagnerebbe drammaticamente alla scomparsa di 40.000 di posti di lavoro».

«In questo quadro cupo - osserva Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - si inseriscono aspettative per il prossimo futuro tutt'altro che positive. Dall'inchiesta congiunturale che abbiamo condotto a fine giugno emerge che il 70% dei concessionari dichiara bassi
livelli di acquisizione di ordini, mentre il 62% lamenta anche una insoddisfacente affluenza ai saloni di vendita di interessati all'acquisto.
Sulla situazione del settore dell'auto in Italia incide poi il fatto che le auto invendute in giacenza sono circa 500.000 e che la situazione finanziaria di molte concessionarie è altamente critica. Nei primi sei mesi dell'anno il settore ha avuto una perdita di fatturato di circa 9 miliardi con un danno diretto anche per l'Erario, che ha perso quasi 2 miliardi di gettito solo per l'Iva. Ne consegue l'assoluta necessità che vengano varati al più presto incentivi anche per chi rottama auto di oltre 10 anni ed acquista vetture nuove ad alimentazione tradizionale, oltre che elettrica. I benefici sarebbero notevoli per l'eliminazione di vetture circolanti altamente inquinanti, per far uscire il settore dell'auto da una situazione di estrema difficoltà e, soprattutto, per la ripresa dell'economia del Paese».

Fiat-Chrysler fa meglio del mercato

A giugno FCA ha raggiunto una quota del 21,9% del mercato. Ottengono un risultato sensibilmente superiore alla media Fiat e Lancia. La prima con quasi 18.600 immatricolazioni raggiunge una quota del 14%, in crescita rispetto al 13,5% di un anno fa. Lancia immatricola 3.500 vetture e ottiene una quota del 2,7%, in crescita rispetto a giugno 2019 di 0,2 punti percentuali. Sempre in giugno Jeep ottiene il 4,1% di quota e Alfa Romeo l'1,2%.

Tesla batte Toyota: è la casa automobilistica che vale di più al mondo.

Il colosso delle auto elettriche intanto centra lo storico sorpasso nella settimana che segna il suo decimo compleanno a Wall Street, dove si è quotata
il 29 giugno del 2010. Dieci anni di alti e bassi per Elon Musk, il miliardario visionario che ha ignorato o violato molte delle regole non scritte dell'industria automobilistica per portare Tesla al successo e mettere sempre più all'angolo Detroit che, dopo decenni da leader e capitale dell'auto mondiale, vede il
suo prestigio scemare. In gennaio Tesla aveva superato Volkswagen divenendo la seconda casa automobilistica al mondo per capitalizzazione di mercato. Ora con i suoi 207,2 miliardi di dollari vale quasi due volte il colosso tedesco e più di Toyota, alla quale strappa lo scettro di regina del mondo.

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