venerdì 23 ottobre 2015
Quagliano (Centro Studi Promotor): «La crescita continua: dieselgate quasi nullo sulle vendite». Il Gruppo tedesco dovrebbe perdere l'1,4% su base mensile
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«Il mercato italiano dell'auto non sta soffrendo per gli effetti dello scandalo Volkswagen e, anzi, continua ad evidenziare un trend lineare di crescita che potrebbe portare a superare, nel 2017, quel limite di 2 milioni di unità che è ritenuto “fisiologico” per il nostro Paese». Lo hadetto Gianprimo Quagliano, analista del settore e presidente del Centro Studi Promotor, durante il #ForumAutoMotive a Milano. «I dati attualmente disponibili sul 2015 - ha precisato Quagliano - dicono che la crescita complessiva delle immatricolazioni dovrebbe continuare fino alle fine dell'anno con il tasso attuale e ciò significa che le immatricolazioni dovrebbero toccare a fine anno quota 1.560.000. Se il tasso di crescita del 2015 si mantenesse anche nel 2016 e nel 2017 - ha aggiunto Quagliano -, e al momento non ci sono ragioni per ritenereche questo non avvenga, nell'intero 2017 le immatricolazioni tornerebbero in Italia sopra il livello di 2 milioni».
 
Dal punto di vista della reputazione invece il “dieselgate” non avrebbe avuto l'influenza temuta sul colosso di Wolfsburg: secondo Massimo Ghenzer di Areté Methodos, ancora oggi un italiano su 4 desidera possedere una Volkswagen. E il contraccolpo nelle vendite è stato limitato all’1,4% su base mensile, secondo il Centro studi Promotor. Nel sempre più importante mondo delle flotte aziendali (mezzo milione di auto circolanti), infine, è stato calcolato che sono 20mila le vetture che saranno interessate al cambio della centralina col software truccato.
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