sabato 25 gennaio 2025
Per i vertici di Mediobanca, l'offerta sarà l'occasione «per dimostrare il nostro valore». Verso il cda martedì. Giorgetti: «Offerta nell'interesse dell'economia italiana»
Mediobanca: «L'offerta di Mps non concordata». Meloni: «Operazione di mercato»

Ansa

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Mediobanca prepara la risposta a Mps, dopo che ieri il Monte ha sferrato “l'attacco” con un'offerta pubblica di scambio totalitaria. Il presidente Renato Pagliaro potrebbe convocare il cda per martedì: quello che già si sa è che l'offerta sarà considerata ostile. Quella lanciata da Mps è "un'offerta non concordata e il cda si riunirà nei prossimi giorni per esaminarla ed esprimere le proprie valutazioni al riguardo, con l'obiettivo di tutelare gli interessi di tutti gli stakeholder e, in particolare, dei propri dipendenti", hanno scritto secondo alcune fonti, in una lettera ai dipendenti, l'amministratore delegato e il direttore generale di Mediobanca, Alberto Nagel e Francesco Saverio Vinci.

"L'operazione di Mps su Mediobanca è un'operazione di mercato", ha detto oggi da parte sua la premier Giorgia Meloni. "Da una parte dobbiamo essere orgogliosi del fatto che Mps, per anni vista dai cittadini e dalla politica solo come un problema da risolvere oggi è una banca perfettamente risanata che anzi avvia operazioni ambiziose - ha continuato la presidente del Consiglio -. Questo deve renderci tutti orgogliosi per il lavoro fatto. Se l'operazione dovesse andare in porto parliamo della nascita del terzo polo bancario che potrà avere un ruolo importante per la messa in sicurezza dei risparmi degli italiani".

La lettera dei vertici di Mediobanca ai dipendenti evidenzia che “le sfide che abbiamo davanti saranno l'occasione per dimostrare insieme, ancora una volta, tutto il nostro valore. Nelle prossime settimane continueremo ad essere al centro dell'interesse dei media; questo è accaduto tante volte in passato e non ci ha mai impedito, né ci impedirà, di continuare a garantire l'eccellenza dei servizi ai nostri clienti risultando all'altezza di una tradizione che ci vede protagonisti nel settore bancario italiano ed europeo sin dal 1946”.

Ieri, con una mossa sorprendente, il Monte ha annunciato il lancio di un'offerta pubblica di scambio (Ops) su Mediobanca, ai cui azionisti offre 2,3 azioni in cambio di un'azione della banca guidata da Alberto Nagel, valorizzate 15,992 euro l'una, con un premio del 5% sulla chiusura di mercoledì, per una valutazione del capitale di Mediobanca di 13,3 miliardi. Un’operazione che ha incassato l'ok del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti che, parlando ad un'iniziativa della Lega, parla di "offerta trasparente" che "è nell'interesse dell'economia italiana". Aggiungendo poi: usciremo da Mps e "se il mercato risponderà saremo contenti, se il mercato non risponderà ne prenderemo atto". L'operazione è stata presentata dall'ad di Mps, Luigi Lovaglio che l'aveva proposta al Mef già nel 2022: "Creiamo un nuovo campione nazionale, con due brand di eccellenza, che vogliamo proteggere e valorizzare ancora di più".

Per il presidente dell'Abi Antonio Patuelli, "c'è una grande spinta al rafforzamento delle banche che sono tutte in competizione fra di loro. E poi viva il mercato". Ad ogni modo, ha aggiunto Patuelli, "io faccio il presidente dell'associazione bancaria, quindi non mi devo e non mi posso esprimere sulle singole operazioni, sono tutte banche nostre associate".

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