lunedì 10 maggio 2010
Forti rialzi per i mercati finanziari in  Europa dopo il varo del piano dell'Unione europea da 700 miliardi di euro per l'eventuale soccorso ai Paesi di Eurolandia. Parigi tocca il +9,32%. Guadagni robusti per Francoforte: +5,3%. Londra arriva al +5,16%. Seduta di forte recupero anche per Piazza Affari, che cresce dell'11,28%.
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Forti rialzi per le Borse europee subito dopo il varo del piano Ue da 700 miliardi per l'eventuale soccorso ai Paesi di Eurolandia. Parigi vede l'indice Cac40 schizzare a 3.708,89 punti con un rialzo del 9,32%. Guadagni robusti anche per Francoforte che rivede il Dax sopra la soglia dei seimila punti con un +5,3% a 6.017,91 punti. A Londra l'Ftse100 si ferma a 5.387,42 punti con un rialzo del 5,16%. Seduta di forte recupero anche per Piazza Affari: l'indice Ftse Mib ha chiuso in crescita dell'11,28% a 20.971 punti. La Bce si aspetta ora una politica di rigore nei bilanci pubblici dai governi europei, all'indomani del maxi piano di difesa dell'eurozona da 750 miliardi di euro. È quanto ha ribadito il presidente della Bce Jean Claude Trichet che ha rimarcato quanto affermato dall'istituto subito dopo la decisione dei governi di questa notte. Trichet ha citato lo stesso comunicato emesso al termine dell'Ecofin dove i governi si impegnano a prendere «tutte le misure necessarie per raggiungere gli obiettivi di bilancio di quest'anno e i successivi» e delle ulteriori misure addizionali prese da alcuni Paesi.«Per noi - ha spiegato - questo impegno è stato assolutamente decisivo». La Banca centrale europea «è orgogliosamente e totalmente indipendente» e le decisioni prese dal Consiglio non sono frutto «di pressioni o segnalazioni» da parte di nessuno. È quanto ha affermato il presidente dell'istituto di Francoforte Jean Claude Trichet, al termine della riunione del global meeting nella sede della Bri, a chi gli chiedeva del nuovo ruolo della Bce nel maxi-piano di aiuti europeo dove, fra l'altro, potrà acquistare titoli di stato dei Paesi in difficoltà.L'ACCORDO TROVATO DOPO 11 OREDopo una maratona di undici ore, due sospensioni, decine di bilaterali e l'intervento telefonico dei capi di Stato e di governo, i ministri delle Finanze dei 27 riuniti a Bruxelles per un Ecofin straordinario hanno raggiunto nella notte un accordo per un piano di aiuti del valore di 500 miliardi - cui se ne aggiungeranno 250 dall'Fmi - per salvare l'euro dalla speculazione. «Il Consiglio ed i Paesi membri -si legge nelle conclusioni - hanno deciso oggi un pacchetto comprensivo di misure per preservare la stabilità finanziaria in Europa, compreso un meccanismo di stabilizzazione finanziaria europeo» di 500 miliardi di euro, di cui 60 arriveranno dalla Commissione europea e 440 saranno in prestiti e garanzie forniti dai Paesi dell'eurozona. La maratona negoziale dei ministri finanziari dei 27 è stata una vera e propria corsa contro il tempo: la deadline era la riapertura delle borse (all'una di notte la prima è stata quella di Tokyo), alle quali dovevano inviare un segnale di forte impegno a difesa dell'euro e contro gli "sciacalli" della speculazione all'assalto dell'economie più in difficoltà, come quelle di Spagna e Portogallo. E i due Paesi vengono citati nelle conclusioni del Consiglio, che «sostiene fortemente l'impegno» di Madrid e Lisbona «a prendere significative misure aggiuntive di consolidamento nel 2010 e nel 2011 e di presentarle all'Ecofin del 18 maggio. L'adeguatezza di queste misure sarà valutata dalla Commissione a giugno, nel contesto delle procedure sul deficit eccessivo». «È un lavoro fatto bene», ha commentato al termine della riunione il ministro delle Finanze Giulio Tremonti, annunciando l'anticipo a mercoledì prossimo - rispetto alla data fissata del 21 maggio - della prima riunione della task force presieduta dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy che dovrà riformare il Patto si stabilità secondo quanto deciso al Consiglio europeo del 25 marzo. «Fino a due ore fa - ha detto Tremonti, parlando durante la notte - hanno partecipato al negoziato anche i capi di Stato e di governo collegati telefonicamente. Alla fine è stata trovata una soluzione, soprattutto grazie al contributo di Francia, Germania e Italia». Ora "vedremo se funzionerà con le borse". IL MINISTRO FRATTINIFrattini ha sottolineato soprattutto la decisione del Fondo monetario internazionale di dare un contributo pari al 50% di quello europeo, «che ha portato il pacchetto a 750 miliardi di euro». «È una cifra ragguardevole», ha rilevato. Il piano prevede interventi per 60 miliardi di euro da parte della Commissione Ue e per 440 miliardi da parte degli Stati membri. L'importo del Fondo monetario non è quantificato in cifre, ma si parla di interventi "fino alla metà" di quelli messi in campo dalla Ue. Vale a dire fino a 250 miliardi di euro, la metà dei 500 miliardi di euro di quota Ue. «Certamente dobbiamo mantenere la guardia molto alta perché gli attacchi degli speculatori non si fermano nella spazio di un'ora», ha aggiunto Frattini, sottolineando che «con questa azione sono stati neutralizzati, come dimostra l'esito di stamane sul mercato delle Borse».LE REAZIONI DELLE BORSE IN MATTINATAAllungano il passo le principali Borse europee, spinte dal piano varato dalla Ue. A metà mattina Londra guadagna il 4,04%, Parigi il 6,6%, mentre Madrid (+10,23%) accelera dopo un avvio più cauto rispetto alle altre consorelle. Bene anche Atene (+8,94%), Lisbona (+7,59%) e Dublino (+5,6%), gli altri Paesi dell'area cosiddetta 'Pigs'. Gli acquisti interessano il comparto finanziario, con il balzo di Allied Irtish Banks (+25,34%), favorita anche da una raccomandazione di acquisto da parte di Raiffeisen. Sempre in testa ai listini la belga Ageas (+23,4%), già Fortis, che aveva scontato l'esposizione in Grecia e Portogallo, mentre a Parigi corre Societé Generale (+17,79%), seguita dal Credit Agricole (+16,67%). Bene Ing (+17,52%) ad Amsterdam, sugli scudi a Madrid Bbva (+17,42%) e Santander (+16,49%). Occhi sui greci National Bank of Greece (+15,93%) e Piraeus Bank (+11,65%), mentre a Lisbona Banco Comercial Protugues guadagna il 13,32%. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse.
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