martedì 30 luglio 2013
Lo ha detto l'amministratore delegato di Fiat rispondendo alla domanda di un analista che faceva riferimento alla situazione degli investimenti in Italia dopo la decisione della Corte Costituzionale sulla rappresentanza sindacale. «Abbiamo le alternative per realizzare le Alfa ovunque».
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«Le condizioni industriali in Italia restano impossibili». È quanto ha detto l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne,  a un analista che, nella conference call sui risultati del secondo trimestre 2013, faceva riferimento alla situazione degli investimenti in Italia dopo la decisione della Corte Costituzionale sulla rappresentanza sindacale. Marchionne ha poi sottolineato che «abbiamo le alternative necessarie per realizzare le Alfa ovunque».

 

Marchionne ha, quindi, ribadito di aver chiesto al Governo di varare misure che diano una soluzione a quanto si è creato dopo la sentenza della Consulta «ma per ora non vediamo niente».L'amministratore delegato del Lingotto ha poi aggiunto, come già aveva sottolineato nei giorni scorsi, che si sta ancora valutando quale sarà l'impatto della sentenza sulle attività del gruppo in Italia, osservando che Fiat «resta aperta a cercare soluzioni che possano garantire l'operatività delle attività».Marchionne si è poi detto «soddisfatto» per i risultati conseguito nel secondo trimestre, aggiungendo che le attività europea della Fiat raggiungeranno il pareggio nel 2015. «Mi aspetto condizioni di mercato simili. Fino al 2015 non ci saranno cambiamenti» ha spiegato l'ad di Fiat. Per il mercato italiano nelle slides di presentazione dei risultati del terzo trimestre Fiat prevede immatricolazioni di auto nuove in ulteriore calo a 1,3 milioni nel 2013 rispetto agli 1,4 milioni dell'anno scorso.

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