giovedì 11 giugno 2020
Le intenzioni di assunzione nel prossimo trimestre sono in diminuzione in tutti i principali settori. Solo il Nord Est in controtendenza
In calo le previsioni di assunzione nel prossimo trimestre

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I datori di lavoro italiani prevedono un cambio di rotta nelle previsioni di assunzione per il trimestre luglio-settembre 2020. I risultati dell’Indagine relativa al terzo trimestre 2020 riflettono l’impatto dell’emergenza sanitaria che stiamo affrontando e si discostano molto dai risultati rilevati nei precedenti trimestri. Secondo l'Indagine relativa alle previsioni occupazionali di Manpower Group, la previsione per il terzo trimestre, pari al -5%, è la più debole degli ultimi sei anni. La previsione è diminuita di 13 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 10 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

«Non c’è dubbio che l’emergenza sanitaria che stiamo attraversando sia una sfida per tutto il mondo del lavoro – spiega Riccardo Barberis, amministratore delegato di Manpower Group Italia -. E in uno scenario caratterizzato da un rallentamento deciso delle assunzioni, è importante dare anche un segnale positivo: i tre quarti dei datori di lavoro che abbiamo intervistato prevedono di mantenere gli attuali livelli di personale nel prossimo trimestre e il 63% prevede di tornare ai livelli di assunzione pre Covid entro i prossimi 12 mesi. I risultati dell’Indagine hanno registrato una vera e propria inversione di rotta nelle intenzioni di assunzione dei datori di lavoro in Italia e per questo sarà ancora più importante per le imprese reagire velocemente alla crisi economica in corso, anticipando i bisogni dei consumatori e rivedendo in alcuni casi anche i propri modelli di business. Nel post Covid la possibilità di ricorrere maggiormente alla flessibilità sarà certamente fondamentale per far fronte alla necessità di inserire profili di cui le aziende avranno bisogno e che non riescono a trovare sul mercato e il contributo delle agenzie può giocare un ruolo decisivo, garantendo forme contrattuali tutelanti per il lavoratore, più welfare aggiuntivo e formazione finalizzata. Le agenzie possono infatti accelerare l’adozione di politiche attive per l’ingresso e il reinserimento nel mondo del lavoro dei lavoratori in piena sicurezza, grazie alla vicinanza alle imprese, alla capillarità della loro presenza sul territorio, alla capacità nella presa in carico e gestione, e ad obblighi di placement che facilitano l’incontro fra la domanda e l’offerta di lavoro».

Confronti regionali
In due aree, Nord Ovest e Sud/Isole, i datori di lavoro registrano le previsioni più deboli degli ultimi sei anni, mentre sia nel Centro Italia, sia nel Nord Est, il dato rilevato è il più basso degli ultimi quattro anni. Il mercato del lavoro più debole si prevede nel Sud/Isole, dove le prospettive di occupazione netta sono pari al -10%. Altrove, modeste intenzioni di assunzione si riflettono in una previsione pari al -3% e -2%, rispettivamente per il Nord Ovest e il Centro Italia.Tuttavia i datori di lavoro del Nord Est si attendono lievi incrementi di personale con una previsione del +1%.

Confronti settoriali
I datori di lavoro di sei settori industriali su sette prevedono un calo delle assunzioni nel prossimo trimestre. Il settore in cui si registra il mercato del lavoro più debole è quello dei Ristoranti & Alberghi, dove le prospettive occupazionali nette si attestano al -25%. Prospettive di assunzione in calo anche nel settore Finanziario e Servizi alle Imprese, con una previsione del -12%. Altrove, i datori di lavoro si attendono un rallentamento nelle assunzioni nel settore del Commercio all’ingrosso e al dettaglio, dove le previsioni sono del -4%, e nel settore delle Costruzioni con un dato pari al -3%. Lievi previsioni di assunzione si prospettano in altre tipologie di Servizi e nel settore Manifatturiero, con dati rispettivamente pari al -2% e -1%. Tuttavia, si prevede un modesto incremento di personale in alcune tipologie di produzione, con una previsione pari al +6%.

Confronto per dimensioni aziendali
I datori di lavoro che hanno partecipato all’Indagine si suddividono in quattro categorie a seconda della dimensione dell’azienda: le microimprese contano meno di 10 dipendenti; le piccole imprese hanno fra i 10 e i 49 dipendenti; le medie imprese hanno fra i 50 e i 249 dipendenti; le grandi imprese hanno 250 o più dipendenti. I datori di lavoro in tutte e quattro le categorie analizzate prevedono un calo delle assunzioni nel corso del prossimo trimestre. I piani di assunzione più deboli si registrano nelle Microimprese e Grandi imprese, dove le prospettive di occupazione netta si attestano a -5%. Altrove, previsioni pari a -4% vengono registrate da Piccole e Medie imprese.

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