mercoledì 11 giugno 2014
Unico nel suo genere nel Lazio e tra i primi in Italia, il corso offre un iter formativo di eccellenza che al programma del classico MBA abbina focus specifici su settori considerati strategici per il comparto. Domande entro il 22 giugno.
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Nuove opportunità per i futuri manager del lusso. Al via dal 23 giugno il primo master in Luxury and fashion management dell’Università Link Campus – accreditata dall’Associazione Italiana per la Formazione Manageriale (ASFOR). Unico nel suo genere nel Lazio e tra i primi in Italia, il corso offre un iter formativo di eccellenza che al programma del classico MBA abbina focus specifici su settori considerati strategici per il comparto. Tre le aree formative previste dal corso di durata annuale (1.500 ore per 60 Crediti Formativi Universitari – CFU): si comincia dallo studio delle materie fondamentali del management in linea con un MBA tradizionale e si passa poi all’approfondimento delle materie proprie del Luxury and Fashion Management, declinandolo in diversi settori (moda, orologi, auto, gioielli, food & beverage ecc.). La terza area – che è la parte più innovativa del programma - è costituita invece da percorsi electives con cinque focus specifici (a scelta dello studente tra i nove moduli proposti), coerenti con il proprio profilo professionale e identificati come prioritari e strategici in un mercato anti-crisi e trainante per l’economia mondiale (217 miliardi di euro di fatturato nel 2013, secondo i dati dell’Osservatorio Altagamma - maggio 2014). Per il direttore del master e presidente Luxman, Roberto Spingardi: "Il mercato del lusso, che secondo le previsioni dovrebbe superare i 230 mld di euro nel 2014 con una crescita tra il 4% e il 6%, attualmente offre ai giovani talenti un ampio ventaglio di opportunità lavorative. Abbiamo ideato il master proprio con l’obiettivo di contribuire a creare profili italiani altamente specializzati per rispondere alle sfide professionali del comparto. Un settore che nel nostro Paese annovera 23 società nella classifica dei 75 marchi top al mondo, in grado di generare un terzo del fatturato complessivo dei più importanti gruppi mondiali del lusso, pari a oltre 171 miliardi di dollari". Il master di primo livello si avvale di un comitato scientifico composto da esponenti qualificati del mondo aziendale e accademico - fra cui, oltre a Roberto Spingardi e a PierLuigi Matera, anche il presidente della Fondazione Italiana Sommelier, Franco Maria Ricci - e di 12 marchi partner (da Gattinoni a Canados, da Magnifica Alitalia a Sermoneta Luxury Group, da InArea a Eccellenze Italiane) che daranno la possibilità agli studenti di svolgere in azienda uno stage di 3-6 mesi.   Diversi gli ambiti di inserimento e sviluppo professionale che il corso offre per la carriera manageriale nell’ambito del Fashion & Luxury: si va dal marketing on e off-line al brand management, dal trend forecasting allo sviluppo prodotto, dal commerciale all’export e brand protection, fino alla possibilità di avviare startup. Con una didattica tipicamente anglosassone e un forte coinvolgimento delle 12 aziende partner, il master in Luxury and Fashion Management di Link Campus University - a numero chiuso e con sede a Roma - prevede anche seminari, conferenze, simulazioni e testimonianze aziendali. Per iscriversi c’è tempo fino al 22 giugno 2014, presentando la documentazione richiesta scaricabile dal sito www.unilink.it. Sono state destinate, ai candidati più meritevoli, 12 borse di studio per partecipare al master. Per informazioni: luxuryandfashion@unilink.it. I candidati dovranno essere in possesso di laurea triennale. Trovare un lavoro stabile, magari subito dopo essersi laureati, niente di più difficile.  Alcune facoltà però offrono maggiori opportunità di altre, almeno stando ad una ricerca realizzata dall’Università Niccolò Cusano. Le facoltà più performanti sembrerebbero essere Ingegneria civile e industriale, Economia, Medicina e Giurisprudenza. Tali corsi infatti, garantirebbero ai loro laureati un ingresso quasi immediato nel mondo del lavoro (3-4 mesi dal titolo) ed una certa stabilità d’impiego dopo i primi tre anni dalla laurea.Utilizzando i dati raccolti da Almalaurea,  inerenti ai laureati del 2012, si è potuto delineare il profilo del laureato tipo per ciascuna facoltà, ma soprattutto si è potuto evidenziare, oltre al tempo impiegato per raggiungere l’ambito pezzo di carta, il livello di stabilità del lavoro a uno e 3 anni dalla laurea ed anche . Contrariamente agli studenti delle facoltà sopracitate, a penare di più dei colleghi sarebbero invece i laureati in Scienze della Comunicazione che, nonostante spesso riescano a trovare anche rapidamente una vera e propria occupazione, rischiano più di altri di rimanere precari per un periodo di tempo maggiore .
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