sabato 1 ottobre 2022
A distanza di mezzo secolo, per la prima volta esposte fino al 20 novembre 5 rarissime vetture della collezione Montalbano
LMX, un sogno italiano degli Anni '60 al Mauto di Torino
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Si chiama “Sportiva d’Autore. LMX, un Sogno italiano degli Anni Sessanta” la mostra aperta fino al 20 novembre prossimo al MAUTO di Torino. Si tratta di un percorso nato per raccontare la storia di LMX Sirex, un’automobile fatta di persone, idee, design, coraggio. Una storia "dimenticata", breve ma intensa, come il coraggio di quegli uomini che l’hanno sognata, desiderata, voluta e amata. Una mostra che vuole rendere omaggio a questa sportiva d’autore, un’avventura pensata a Milano e realizzata a Torino, straordinaria nel successo e nel fallimento.

Cinque le vetture esposte, provenienti dalla collezione privata di Renato Montalbano e di suo figlio Giorgio, tra i pochissimi esemplari rimasti al mondo, una trentina in tutto. "Ci sono tutte le versioni: coupé, spider, corsaiola e persino una scocca semilavorata con il suo telaio a fianco, vera sopravvissuta al proprio destino" spiega Raffaele Porro, curatore della rassegna. "Ne hanno fatte poche, in tutto 42, per committenti facoltosi o grandi aziende, erano pensate a Milano e realizzate a Torino. Della storia di questa macchina se ne è sempre saputo pochissimo. Nel corso degli anni me ne sono appassionato perché è un'auto diversa dalle altre. Un amore che è cresciuto poco alla volta. E' una storia affascinante che purtroppo è finita come tante vicende italiane" racconta il collezionista Montalbano all'inaugurazione della mostra.

"Nell'affascinante percorso del Mauto, la storia dell'automobile è un susseguirsi di evoluzioni stilistiche e innovazioni tecniche, di intuizioni geniali e di passioni indomabili, che hanno accompagnato e talvolta anticipato, lo stile di vita della nostra società" osserva Mariella Mengozzi, direttore del Mauto. "L'Asi (Automotoclub Storico Italiano) ha nel suo Dna la capacità e la determinazione di scoprire e valorizzare storici e appassionati che con le proprie opere possono aggiungere un tassello a quel mosaico affascinante e avventuroso che è la storia del Motorismo Mondiale. E' il caso di questa mostra" aggiunge Stefano Chiminelli, amministratore delegato di Asi Service.







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