sabato 23 febbraio 2019
Cresce l'attenzione e l'offerta formativa su questi temi: master, corsi, incontri e convegni
Etica e impresa, un dialogo necessario
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Sempre più aziende stanno diventando etiche e cresce la richiesta di percorsi che possano avvicinare studenti e non solo a questi temi. Alla Liuc di Castellanza (Varese), Massimo Folador, docente di Business Ethics della Liuc Business School, un passato da manager e un'intensa attività di saggista, è il divulgatore di questo dialogo tra mondo imprenditoriale e risvolti sociali. Master, corsi, incontri e convegni sull'etica, infatti, fanno parte dell'offerta formativa dell'Università Carlo Cattaneo.

«C'è una continua attenzione a questi argomenti - spiega il docente -. Un tempo il rapporto tra etica e impresa era destrutturato. Ora è molto più conosciuta e apprezzata: è aumentata la consapevolezza. Avverto una sollecitazione culturale da parte di varie associazioni e aziende. Anche il contesto è favorevole e c'è un interesse crescente dovuto ad alcune necessità. Infatti esiste una filiera etica e un'ottica di sistema che hanno come obiettivi il bene comune e lo sviluppo sostenibile».

Le strategie e le inclinazioni dell’imprenditore e dell’impresa nel suo insieme, diventano oggi punti di vista significativi dai quali poter desumere ed intuire la direzione futura di un’intera società. È da questo presupposto che il percorso itinerante Storie di ordinaria economia vuole ripartire e continuare a percorrere, come nella prima edizione, il cammino intrapreso da alcune piccole avanguardie, che nel tempo sono state in grado di combinare flessibilità produttiva, qualità e appartenenza ai sistemi locali. L’imprenditore e l’impresa divengono quindi i narratori principali di un racconto, di un territorio fatto di economia e società, dove il lavoro si genera e la creatività e il talento possono diventare finalmente innovazione.

«La partecipazione alle attività - sottolinea Folador - è trasversale. Imprenditori, manager, liberi professionisti e studenti di scuole superiori sono desiderosi di conoscere aziende e realtà che operano su un mercato in continuo cambiamento, dove la qualità del prodotto e del processo, l’innovazione, l’attenzione alle persone, alle relazioni e all’apertura al contesto territoriale locale divengono le linee guida per lo sviluppo di nuovi modelli d’impresa».

Il compito del docente è quello di far conoscere imprese ed enti che con competenza e passione stanno percorrendo nuove strade e nuovi risultati. Scoprire i valori e gli obiettivi che hanno sostenuto e sostengono nel tempo le strategie di queste imprese. Analizzare quali competenze e prassi organizzative sono all’origine dei loro risultati.

Con questi presupposti sabato 2 marzo, in Villa Jucker alla Liuc, alle 10, si aprirà il ciclo di incontri dal titolo Etica e lavoro: un caffè con l’autore, iniziativa per discutere di business etichs e riattualizzare il valore del fare impresa puntando al benessere dei propri dipendenti e del territorio circostante.

Mentre con Learning Week gli studenti delle scuole secondarie superiori (classi terze, quarte e quinte) sono stati coinvolti nel progetto Creiamo cultura del sociale con le start up, realizzato con il sostegno della Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus. La prima edizione, conclusasi nei giorni scorsi, ha visto coinvolti 27 studenti provenienti da sei scuole: Istituto Enrico Fermi di Castellanza, Isis Stein di Gavirate, Itcs Zappa di Saronno, Liceo Ferraris di Varese, Liceo Scientifico Volta di Milano, Istituto Leonardo Da Vinci di Carate Brianza. Un percorso che ha coniugato i capisaldi dell’impresa etica e sociale, attenta non solo al profitto, ma al bene comune, con particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione (anziani e bambini) e al tema della conciliazione dei tempi lavoro – famiglia, e il mondo dell’industria 4.0, con l’utilizzo di tecnologie innovative all’interno delle start up.



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