venerdì 26 febbraio 2021
Dai bracci meccanici prodotti dalla Leonardo a Nerviano, alle trivelle per ExoMArs 2022. Per il modulo di rientro del 2026 Thales Alenia Space fornirà il sistema di comunicazione con la Terra
L'industria italiana dello spazio con Perseverance su Marte
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L’atterraggio nell’area del cratere marziano Jazero del rover Perseverance della Nasa, avvenuto giovedì scorso, è solo il primo passo di un programma che si articola in tre missioni. È il programma 'Mars Sample Return' (Rientro con Campioni di Marte), che prevede altri due lanci, nel 2026 e 2028, per andare a recuperare campioni di suolo da riportare sulla Terra. Saranno due missioni che la Nasa effettuerà in cooperazione con l’Esa (Agenzia Spaziale Europea) e con l’industria ita- liana che sarà impegnata in entrambe le sonde. È la prima volta nella storia delle esplorazioni spaziali che si tenta una tale missione. Preludio, dal lato tecnologico, a quelle che saranno quelle future con astronauti. Perseverance dovrà raccogliere (guidato da sofisticati software da terra) rocce e campioni in Jazero, che in passato secondo gli scienziati era un lago pieno d’acqua. E che potenzialmente possono ospitare forme di vita biologica passata (o magari presente). E il veicolo che dovrà raccogliere i campioni selezionati da Perseverance, sarà un robottino a ruote con due bracci meccanici che sono ora in fase di avanzata progettazione presso gli stabilimenti di Leonardo, a Nerviano. Farà parte della missione Mars Retrieval Lander. È da questo sito alle porte di Milano, che sono state realizzate le trivelle che hanno perforato una cometa con la sonda Rosetta e quelle destinate a Marte (con ExoMars 2022) e sulla Luna (con la sonda russa Luna 26). In seguito, nel 2026, verrà lanciato il modulo detto 'di rientro' (Sigla: Ero), che dovrà recuperare i campioni che verranno inviati in orbita marziana da un piccolo razzo che partirà dalla superficie marziana con il suo prezioso carico scientifico.

Per questa sonda, la Thales Alenia Space fornirà il sistema di comunicazione Terra-Marte e quello tra le sonde impegnate nell’articolata missione, e progetta il modulo di inserzione orbitale (Oim) con la struttura termo-meccanica e di propulsione. Il recupero dei campioni sulla Terra, all’interno di un sistema di contenimento biologico, è previsto nel 2031. Nel frattempo, procede il programma ExoMars che vede l’industria italiana in prima fila, con il coordinamento dell’Agenzia Spaziale Italiana: il satellite TGO continua, dal 2017, ad analizzare l’atmosfera marziana e il metano presente, mentre per il 2022 è atteso il lancio di ExoMars 2022 che dovrà portare un rover sulla superficie marziana. Thales Alenia Space Italia è primo contraente dell’intero programma e il centro Altec con sede a Torino sarà il centro di controllo della missione marziana che l’Esa realizzerà in collaborazione con l’agenzia spaziale russa Roscosmos.

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