sabato 24 settembre 2022
Da bambina ha iniziato a sensibilizzare i compagni di classe. Grazie alla mobilitazione dei giovani nel suo Paese sono state messe al bando le buste di plastica in 70 catene di supermercati
La 15enne Lilly è stata una degli adolescenti che ha partecipato ad EoF

La 15enne Lilly è stata una degli adolescenti che ha partecipato ad EoF

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Tra la ventina di minorenni chiamati a collaborare al progetto di Economy of Francesco e che ieri ad Assisi hanno incontrato il Papa anche la thailandese Ralyn –detta Lilly – Satidtanasarn, 15enne con il pallino per l’ecologia integrale. La sua giovane età più che costituire un limite alimenta l’impulso ideale a "fare il possibile" per tutelare il Pianeta.Lilly aveva solo otto anni quando decise di accogliere la responsabilità e la possibilità di contribuire alla conservazione dell’ambiente «che gli adulti non riescono a garantire». «Ho cercato di fare ciò che era giusto, riducendo la plastica e dicendo ai miei compagni di classe e alla mia famiglia di essere consapevoli del suo impatto sull’ambiente», confermava in un’intervista rilasciata qualche settimana fa al Servizio comunicazioni di EoF. «Ho imparato che le questioni ambientali riguarderanno tutti, quindi tutti abbiamo la responsabilità di contribuire al cambiamento». Risultato anche del suo impegno è stata la decisione governativa, due anni fa, di vietare a livello nazionale l’uso di sacchetti di plastica monouso in 70 grandi catene distributive.

Anche Avvenire ha incontrato la giovanissima attivista per conoscere meglio le ragioni e modalità del suo impegno e il rapporto con EoF per il quale si definisce "grata". «Credo che questa meravigliosa comunità che lavora per il cambiamento abbia un grande potenziale per creare e diffondere soluzioni in diverse aree del pianeta. Credo che Economy of Francesco sia un modo esemplare di partecipare al dibattito sul contributo che i giovani possono dare per affrontare la questione climatica», dice Ralyn che, a proposito delle modalità di partecipazione sottolinea come «la quantità di persone attive in eventi e organizzazioni come EoF portino un senso di comunità nell’attivismo e attraverso questo prendano ispirazione dall’esperienza di altri della stessa età e dello stesso impegno». La giovane età rappresenta un limite che molti potrebbero giudicare invalicabile, a partire da un eccessivo idealismo, ma per Lilly raggiungere obiettivi elevati è un piano diverso, successivo da quello immediato di offrire la propria esperienza personale e una prospettiva più "aggiornata" da un impegno che ha radici nella crescente sensibilità ambientalista in Thailandia, uno dei Paesi più sviluppati del Sud-Est asiatico ma dove sono evidenti i danni provocati dai cambiamenti climatici, dall’incuria dell’uomo verso la natura e dall’abuso delle risorse. «I cambiamenti a cui stiamo assistendo non possono essere ignorati. Ciascuno, indipendentemente dalla vita che ha scelto, che sia testimone dell’inquinamento da plastica o che viva in comunità colpite da siccità o alluvioni, subisce una qualche impatto ambientale». «Anche nel mio Paese – conferma – le problematiche ambientali sono radicate nel vivere quotidiano, tuttavia si fa ancora molto poco per risolverle. Chi preme maggiormente per una giustizia ambientale sono i giovani, perché sono e saranno anche i più colpiti. In molti provano a diffondere una nuova sensibilità attraverso i social media o anche manifestazioni pubbliche».

«Per questo – prosegue l’attivista adolescente – quello che apprezzo maggiormente in EoF è l’impegno a risolvere queste problematiche per quello che sono, ovvero globali. Non vedo altra possibilità che lavorare insieme, come comunità, per affrontarli. Anche per questo partecipo a EoF, per condividere con altri i messaggi collettivi della mia comunità».Economy of Francesco ha una ispirazione di base cattolica, la Thailandia è un Paese in grande maggioranza buddhista. Viene spontaneo chiedere alla giovane Ralyn Satidtanasarn in che modo le religioni possano collaborare per garantire un pianeta vivibile alle prossime generazioni… «Io sono convinta che modi di pensare diversi possano essere utili quando sono indirizzati verso un obiettivo comune. Al centro di ogni religione c’è una narrazione di benevolenza verso se stessi, gli altri e quanto ci circonda. Dobbiamo trasmettere questi valori essenziali alla nostra generazione e a quelle future per riuscire a risolvere le problematiche globali con valori collettivi di empatia e bontà».

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