martedì 26 settembre 2017
Da Monaco di Baviera a Milano al volante della nuova LC 500h per capire che prestazioni e sportività possono convivere anche con un motore alternativo
Emozione Lexus, un lungo viaggio nell'ibrido
COMMENTA E CONDIVIDI

Cinquecento chilometri di esperienza ibrida (700 considerando le deviazioni di un percorso che da Monaco di Baviera ci ha portati a Milano), declinata ai massimi livelli. Essenzialmente per dimostrare due cose. La prima è che Lexus, marchio di lusso del marchio Toyota offre davvero –per concezione, qualità costruttiva e "filosofia" di brand, auto di categoria superiore. Ma questa non è una novità. La sorpresa invece è scoprire che prestazioni e sportività sono concetti che si possono adattare molto bene anche quando in gioco ci sono motori non tradizionali.

Ecco allora la nuova Lexus LC 500h, dove LC sta per Luxury Coupé e h naturalmente sta per hybrid. Dimensioni e status lo confermano: 4 metri e 77 di lunghezza e 1.800 kg sulla bilancia ne fanno una GT in piena regola, ma a colpire a prima vista non sono gli ingombri ma il design scolpito e sinuoso, proporzionato nonostante le linee più che originali. Si parte da Monaco di Baviera diretti verso Milano, con tappa intermedia a Flims, in Svizzera. L'assetto è perfetto e lo sterzo si rivela subito molto preciso. Usciti dalla città dove è possibile impostare la modalità di guida Eco, si passa alla Comfort e infine alla Sport+. Il "sound" del motore cambia radicalmente e la silenziosità elettrica viene sostituita dal ruggito del V6 di 3.5 litri, che abbinato al propulsore a batteria sviluppa una potenza complessiva di 359 cavalli.

Motore anteriore, trazione posteriore e baricentro ribassato come la posizione di guida, ne accentuano la sportività senza tuttavia le esagerazioni delle vetture estreme. Interessante l'inedito sistema Multi Stage Hybrid System, combinazione di un cambio Cvt affiancato da un convertitore di coppia 4 rapporti, che in pratica sviluppa complessivamente 10 marce automatiche: non è sempre facile intuire quale rapporto si stia usando, ma la fluidità delle cambiate resta davvero notevole. Quasi inutile sottolineare la completezza della dotazione di serie, che comprende tra i molti sistemi di assistenza alla guida il cruise control adattivo. Nel nostro lungo test lo abbiamo impostato spesso trovandolo efficace e preciso: scegliendo una velocità, l'auto procede
ad andatura costante fino a quando non incontra un veicolo più lento. A quel punto rallenta: basta cambiare corsia e la vettura accelera nuovamente.

La LC 500h fila via agile nei tratti della campagna tedesca incontrando gli sguardi meravigliati della gente: in mezzo alle altre auto, sembra una scultura viaggiante e molti approfittano delle nostre soste per domandare dubbiosi se si tratti davvero di una vettura ibrida e non della solita super-car. In effetti questo tipo di motorizzazione continua ad avere senso solo su vetture di bassa cilindrata e di utilizzo cittadino per il risparmio in termini di consumi ed emissioni che può garantire, ma il fatto di ritrovarsi
a viaggiare a 130 km orari ad appena 1.000 giri significa molto. Alla fine la media indicata dal computer di bordo è stata di 10,5 km/litro, non pochi considerando i tratti autostradali percorsi a oltre 200 all'ora. Ovviamente solo in Germania, e dove ciò è consentito. Va da sé comunque che
chi è disposto a spendere i 115.500 euro necessari per portarsi in garage questa Lexus (22 gli ordini sinora ricevuti in Italia, 50 quelli attesi entro fine anno) non lo farà certo pensando al benzinaio. Guidandola invece, è facile pensare che la prima ragione d'acquisto sia la volontà di scegliere un prodotto esclusivo, una Gran Turismo diversa dalle "solite" tedesche, che ha comfort, silenziosità, estestica e tecnologia come punti di forza per reggere la concorrenza.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: