sabato 5 dicembre 2020
Individuati due soggetti attivi tra il 2015 ed il 2017. Uno in carcere, l'altro ai domiciliari
Leonardo attaccata dagli hacker
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Grazie ad un nuovo trojan, inserito nei computer con delle semplici pendrive, tra maggio 2015 e gennaio 2017, hanno trafugato 10 gigabyte di dati e informazioni di rilevante valore.

Un furto che è costato due misure cautelari, notificate ad un ex dipendente e ad un dirigente della Leonardo, l'azienda specializzata nei settori difesa, aerospazio e sicurezza. I due sono ritenuti coinvolti nell'attacco informatico ai danni della Divisione Aerostrutture e di quella Velivoli.

Si tratta dell'ex addetto alla gestione della sicurezza informatica, Arturo D'Elia, per il quale il gip da disposto il carcere e Antonio Rossi, responsabile del C.E.R.T. (Cyber Emergency Readiness Team), organismo deputato alla gestione degli attacchi informatici: per quest'ultimo è stata disposta la custodia domiciliare. All' ex dipendente viene contestato l'accesso abusivo a sistema informatico, intercettazione illecita di comunicazioni telematiche e trattamento illecito di dati personali, al secondo il reato di depistaggio.

"In merito agli odierni provvedimenti adottati dalla magistratura di Napoli - precisa il Gruppo - Leonardo rende noto che l’inchiesta è scaturita da una denuncia presentata dalla stessa sicurezza aziendale alla quale ne hanno poi fatto seguito altre".

Sulle postazioni prese di mira dagli hacker erano configurati i profili utente di molti dipendenti, alcuni con mansioni dirigenziali, impegnati in attività d'impresa volta alla produzione di beni e servizi di carattere strategico per la sicurezza e la difesa del Paese come progetti per sistemi elettronici dei velivoli militari. Gli hacker erano riusciti ad inserire il trojan su 94 postazioni di lavoro, delle quali 33 nel sito campano di Pomigliano d'Arco. Dopo il download ogni traccia dell'incursione veniva cancellata.

Oltretutto D'Elia era riuscito a mettere a segno un attacco informatico ad una Base Nato americana in Italia. Un'azione della quale andava tanto fiero da annotarla sul suo curriculum, senza però specificare che per quel crimine era stato condannato. E nonostante ciò lavorava per la sicurezza di Leonardo.

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