giovedì 22 maggio 2014
È quanto emerge, dopo la bocciatura arrivata dal referendum in Svizzera, da un sondaggio effettuato dal sindacato mondiale riunitosi a congresso Berlino.
COMMENTA E CONDIVIDI
Il salario minimo non basta ad assicurare un livello di vita dignitoso. È quanto emerge, dopo la bocciatura arrivata dal referendum in Svizzera, da un sondaggio effettuato dall'Ituc, il sindacato mondiale riunitosi a congresso Berlino, che ha coperto decine di Paesi e il cui campione rappresenta metà della popolazione mondiale. Il 79% degli intervistati, infatti, non crede che il salario minimo sia sufficiente per una vita dignitosa mentre l'82% dice che il proprio salario è rimasto indietro rispetto al costo della vita, mentre l'88% degli interpellati chiede di alzare il salario minimo.L'indagine, inoltre, ha indicato livelli crescenti di incertezza sul reddito familiare: un lavoratore intervistato su due non tiene il passo con il costo della vita. Una percentuale che sale al 70% in Europa.Negli ultimi tre anni, inoltre, oltre la metà della popolazione mondiale non è stata in grado di risparmiare. Il sondaggio ha infine mostrato crescenti livelli di preoccupazione relativamente alla certezza del lavoro: un intervistato su due ha un'esperienza diretta o familiare di disoccupazione, il 41% crede che il proprio impiego non sia al sicuro nei prossimi due anni; solo una persona su due crede che la prossima generazione sarà in grado di trovare un lavoro decente.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: