mercoledì 9 giugno 2021
Il presidente di BMW Italia: «Sostenibilità, tecnologia, elettrificazione, 5G: ecco la mobilità che migliora la vita. Ma senza infrastrutture di ricarica e taglio della fiscalità non si va lontano...»
Massimiliano Di Silvestre con la nuova Bmw iX

Massimiliano Di Silvestre con la nuova Bmw iX

COMMENTA E CONDIVIDI

C’è una visione alle spalle che consente di guardare avanti con spirito positivo. E ci sono i numeri, in crescita, pure a fronte di un mercato complessivamente in crisi, anche confrontandoli con quelli pre-pandemia. Secondo il presidente di BMW Italia, Massimiliano Di Silvestre, «il ruolo centrale che sta assumendo l’automobile nella nuova mobilità e il suo processo evolutivo rispondono in pieno alla volontà che gli italiani hanno di cambiare stile di vita. L’elettrificazione è un processo naturale e inevitabile e corrisponde alla voglia di sostenibilità della gente: l’approccio all’automobile è cambiato e l’attenzione che prima era rivolta alla potenza del motore ora si è spostata verso altre considerazioni come l’autonomia e la connettività. L’Italia deve diventare un Paese moderno anche mentalmente, e l’auto è uno strumento importante per arrivarci».

Sulla transizione verso l’elettrico incombono però due punti interrogativi. La domanda di mercato che non è ancora in grado di assorbire un’offerta in grande crescita e una rete infrastrutturale insufficiente...

I numeri ci dicono che la seconda questione è più spinosa della prima. La domanda per le vetture elettrificate è in continua ascesa grazie, agli incentivi di Stato. Ma questi, pur necessari, non sono sufficienti perché manca una rete capillare di ricarica su tutto il territorio nazionale. Gli incentivi generano aspettative che si scontrano con un sistema che non è in grado di fornire un servizio efficiente. Abbiamo quindi un’esigenza immediata di tecnologia per migliorare connettività e sicurezza nel senso più ampio del termine, e di un network per la ricarica diffuso sul suolo pubblico e soprattutto sulle autostrade, indispensabile per ridurre l’ansia da viaggio che ancora assale chi pensa alle auto a batteria.

Il PNRR del governo in questo senso vi soddisfa?

Il piano prevede l’installazione di 13.755 colonnine per la ricarica pubbliche e di circa 7.500 punti sulle autostrade con un obiettivo di 31.500 stalli nel 2030, e può rappresentare la prima svolta. Ma non basta: occorre anche rivedere la fiscalità sull’auto aziendale, che solo in Italia è così penalizzante: le flotte sono spesso composte di auto vecchie e molto inquinanti, ma le imprese non hanno alcuna convenienza né a passare da un Euro 4 a un Euro 6 e men che meno a un’elettrica o elettrificata.

Infrastrutture a parte, non crede che l’Italia non sia pronta per questa svolta che resta comunque economicamente più onerosa rispetto alla mobilità tradizionale?

Il nostro compito di costruttori è quello di offrire un ventaglio di scelte in linea con la domanda: fino a quando il mercato sceglierà benzina e diesel, BMW continuerà a proporre il massimo della tecnologia di motori a combustione Euro6 e prossimamente Euro7.

Tecnologia e sostenibilità, due punti cardine nella visione di BMW. Partiamo dal primo?

«L’automobile è tornata centrale nella vita delle persone, ma l’attenzione che prima gravitava sulla potenza del motore ora si è spostata su autonomia delle batterie e connettività. Bene gli incentivi, ma senza infrastrutture di ricarica e revisione della fiscalità non si va lontano» Il nostro Gruppo ha iniziato a utilizzare la connettività estesa dei suoi veicoli per aumentare la quantità di strada percorsa in modalità elettrica. A luglio esordiranno in Italia i modelli BMW dotati di tecnologia eDrive Zones che grazie alla connettività consente alle ibride Plug-In di passare automaticamente alla modalità elettrica pura non appena entrano nelle ZTL in circa 80 città europee. Questo è solo un esempio per capire che imprese, istituzioni e ricerca devono disegnare insieme il futuro attraverso la creazione di infrastrutture tecnologiche per cambiare l’Italia in un momento in cui l’automobile è tornata centrale nella mobilità delle persone. Dobbiamo farlo adesso. Non possiamo più aspettare.

Secondo punto, la sostenibilità. Termine troppo spesso usato impropriamente...

Non da BMW però, dove questo processo è partito addirittura 50 anni fa. Mi piace sempre ricordare tre date: alle Olimpiadi di Monaco nel 1972 esordirono le prime due vetture elettriche e un anno dopo abbiamo creato l’ufficio di protezione ambientale. Poi nel 2007 è partito il brand BMW-i, completamente dedicato alla vetture a batteria, e quest’anno integreremo il rapporto di sostenibilità del Gruppo che pubblichiamo dal 2001 nel bilancio dell’azienda per una maggiore trasparenza e autorevolezza.

Grazie a questo approccio, quali sono stati gli effetti pratici dal punto di vista ambientale?

A livello di riconoscimenti, il primo posto nella categoria 'Automobiles' della classifica dei Dow Jones Sustainability Index World and Europe. Sul 'campo' invece abbiamo ridotto il consumo di energia per veicolo prodotto del 40% e le emissioni di CO2 di circa il 70% dal 2006. Tutti i nostri siti di produzione utilizzano elettricità proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili. Abbiamo anche ridotto le emissioni di CO2 dei nuovi veicoli venduti in Europa di circa il 42% tra il 1995 e il 2019. Ed ora ci apprestiamo a compiere il passo successivo nella lotta al cambiamento climatico, attraverso una gestione responsabile delle risorse riferita all’intero ciclo di vita del prodotto.

Pochi giorni fa avete lanciato ufficialmente la iX che promette di essere il 'manifesto' tecnologico del vostro marchio. Perchè lo considerate un modello così fondamentale?

Entro fine anno avremo 5 modelli completamente elettrici in gamma tra BMW e MINI ma la nuova iX è la prima vettura che nasce esclusivamente a batteria. Avrà 600 km di autonomia e si potrà ricaricare all’80% della capacità in appena mezz’ora. È già predisposta per il 5G con tutti i vantaggi in tema di connettività e guida assistita che questo comporta: per noi segnerà la nuova frontiera del lusso sportivo e della tecnologia utile ed emozionale.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: