venerdì 22 marzo 2019
L'approccio integrato di Fondazione Barilla per l'impronta idrica
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Da una parte c’è l’agricoltura che si 'beve' il 70% dell’acqua dolce prelevata da fonti di superficie o falde acquifere e dall’altra parte ci sono due miliardi di persone che vivono in zone ad elevato stress idrico, ossia con difficoltà di accesso a un bene primario. È il grande paradosso evidenziato Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition (Bcfn), in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, che ricorre proprio oggi. Per questo evento è stata elaborata un’analisi con numeri e proposte. Tra i suggerimenti avanzati da Marta Antonelli, responsabile del Programma di Ricerca della Fondazione Barilla, c’è quello di adottare «un approccio integrato tra suolo e acqua» e di scegliere «tecniche di irrigazione all’avanguardia, come per esempio quelle a goccia, che consentirebbero un risparmio d’acqua fino all’80%».

Per 'non lasciare nessuno indietro' (tema della Giornata di oggi, ndr) Bcfn invita a puntare su modelli alimentari davvero sostenibili, privilegiando alimenti che tengano conto anche dell’impronta idrica del cibo che mettiamo a tavola. A livello europeo è stato stimato che mangiare meno carne potrebbe ridurre l’impronta idrica fino al 35%, mentre sostituendo la carne con il pesce, l’impronta idrica si ridurrebbe fino al 55% (stessa percentuale che si otterrebbe passando ad una dieta vegetariana). «Migliorare le pratiche di produzione e consumo di cibo – sostiene Antonelli – rappresenta un passo necessario alla costruzione di una società impegnata nella salvaguardia del Pianeta». Attualmente ogni italiano ha un’impronta idrica complessiva (derivante dal consumo di prodotti agricoli e industriali, sommati all’uso dell’acqua a livello domestico) pari a 6.300 litri giornalieri circa, di cui il 90% è riconducibile al cibo. Si tratta di un consumo inferiore del 6% rispetto alla Spagna e del 20% rispetto agli Stati Uniti, ma per l’Italia ci sono diversi aspetti da migliorare: dallo stato delle reti idriche a quello delle risorse ittiche.

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