martedì 12 gennaio 2021
Al centro la discontinuità aziendale
L'Europa chiede chiarimenti
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Se la presentazione, di Caio e Lazzerini, del Piano industriale, ieri al Senato, ha rappresentato un altro tassello significativo per il futuro della nuova Alitalia, il cammino però non è certo privo di difficoltà. Infatti ecco accendersi, peraltro come previsto, il faro dell’Europa sulla neo compagnia. La Commissione ha chiesto una serie di chiarimenti, un centinaio secondo fonti Ue, sull’operazione che porterà, almeno nelle intenzioni, alla newco Ita. La commissione antitrust di Bruxelles ha inviato al nostro Governo una richiesta di approfondimento delle condizioni che garantirebbero la discontinuità con la vecchia Alitalia. Una richiesta che rientra nella normale procedura di dialogo con le autorità. D’altra parte la questione della discontinuità sin dalla presentazione della newco rappresentava uno degli argomenti che stanno più a cuore alla Ue. Al riguardo, l’esecutivo Ue ricorda che la discontinuità economica con la vecchia società viene analizzata usando una serie di criteri tra i quali non solo l’ampiezza degli asset trasferiti ma anche il prezzo di trasferimento, l’identità dell’acquirente, la tempistica del trasferimento e la logica economica della transazione. Attualmente e in assenza di elementi definitivi su questo aspetto, la Commissione non può prendere posizione sulla continuità economica. I contatti tra le nostre autorità e Bruxelles sono in corso e venerdì si svolgerà una riunione a livello tecnico. E sulla questione andrà fatta chiarezza per evitare una procedura per aiuti di Stato che bloccherebbe i 3 miliardi della dote Mef.

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