giovedì 30 novembre 2023
In aumento, +27mila, i soli dipendenti permanenti, disoccupazione al 7,8%. L'inflazione scende allo 0,8%, quella acquisita per il 2023 è a +5,7%
L'occupazione torna a crescere. Inflazione ancora in calo

Ansa

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A ottobre l'occupazione continua a crescere: rispetto al mese precedente, l'aumento riguarda i soli dipendenti permanenti, che superano i 15 milioni 700 mila. E' la fotografia scattata dall'Istat del mercato del lavoro. In particolare, a ottobre su base annua si registrano quasi mezzo milione di posti "fissi", ossia dipendenti permanenti in più. Confrontando il trimestre agosto-ottobre 2023 con quello precedente (maggio-luglio), si riscontra invece un aumento del livello di occupazione pari allo 0,4%, per un totale di 104mila occupati.

Il numero degli occupati si attesta a 23milioni 694mila e registra, rispetto a ottobre 2022, un aumento di 455 mila dipendenti permanenti e di 66 mila autonomi; il numero dei dipendenti a termine risulta invece inferiore di 64mila unità. Su base mensile, il tasso di occupazione e quello di disoccupazione salgono rispettivamente al 61,8% e al 7,8% (+0,1%), mentre scende al 32,9% il tasso di inattività. In un mese i nuovi occupati sono stati 27 mila.

L'Istat spiega che l'aumento dell'occupazione "è diffuso tra uomini, donne, dipendenti permanenti e in tutte le classi d'età tranne i 35-49enni che risultano sostanzialmente stabili; in calo i dipendenti a termine e gli autonomi. Il tasso di occupazione sale al 61,8% (+0,1 punti)". Anche la crescita del numero di persone in cerca di lavoro (+2,3%, pari a +45mila unità) coinvolge sia gli uomini sia le donne e riguarda tutte le classi d'età a eccezione dei 35-49 che registrano un lieve calo. Il tasso di disoccupazione totale sale al 7,8% (+0,1 punti), quello giovanile al 24,7% (+1,5 punti). Il calo del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,6%, pari a -69mila unità) si registra tra uomini e donne e per tutte le classi d'età tranne gli ultracinquantenni. Il tasso di inattività scende al 32,9% (-0,2 punti).
La crescita dell'occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa all'aumento delle persone in cerca di lavoro (+0,3%, pari a +6mila unità) e alla diminuzione degli inattivi (-0,9%, pari a -116mila unità).

Il numero di occupati, a ottobre 2023, supera quello di ottobre 2022 del 2,0% (+458mila unità). L'aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d'età, a eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa: il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,2 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,8 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva. Rispetto a ottobre 2022, cresce il numero di persone in cerca di lavoro (+0,9%, pari a +17mila unità) e cala il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-4,2%, pari a -531mila).

​Inflazione in calo

Inflazione ancora in calo a novembre: secondo le stime preliminari dell'Istat, scende allo 0,8%, valore che non si registrava da marzo 2021. Nello specifico, sulla base dei dati provvisori, a novembre l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,4% su base mensile e un aumento di 0,8% su base annua, da +1,7% del mese precedente. L'ulteriore calo risente ancora del favorevole andamento dei prezzi dei Beni energetici, della dinamica di alcune tipologie di servizi e della nuova decelerazione del ritmo di crescita dei prezzi dei beni alimentari (+6,1%), in particolare della componente lavorata, che esercita un freno alla crescita su base annua dei prezzi del "carrello della spesa" (+5,8%). Il tasso d'inflazione acquisito per il 2023 è +5,7%.

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