sabato 5 giugno 2021
Vago: 270 navi pronte a salpare appena finite le restrizioni
«L'Italia ha "varato" la ripartenza»
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Pierfrancesco Vago - Ceo di MSC - è il primo europeo ed italiano a guidare Clia. E la sua presidenza nell'associazione mondiale
delle compagnie di crociera è un riconoscimento anche per il made in Italy.

Ha infranto un tabù o è la dimostrazione che il comparto ritiene il Vecchio Continente un mercato top?
È un onore essere stato nominato a capo di Clia a livello globale, è un segnale della crescente importanza dell'Europa
e dell'Italia nel settore. L'Europa è uno dei mercati più importanti al mondo dove si costruisce più dell'80% delle navi da crociera ed era giunto il momento che svolgesse un ruolo chiave negli organi rappresentativi della nostra industria a livello internazionale. L'Italia nell'ultimo anno ha dimostrato di agire da leader guidando la ripartenza del settore post pandemia, organizzando e gestendo il ritorno della crocieristica in piena sicurezza e facendo scuola con i suoi protocolli in tutto il mondo. Infine, credo
che sia anche un riconoscimento del lavoro svolto da MSC come armatore, oggi ai vertici del settore cargo e al centro di un importante progetto di crescita nel settore crociere.

È entrato in carica in un momento difficile, qual è stato l'impatto della pandemia?
Sono entrato in carica a febbraio 2021 in un periodo senza precedenti. Nonostante la pandemia siano stati trasversali a tutti i settori economici, la crocieristica ha dimostrato la sua resilienza. L'impatto però è stato significativo, basti pensare che la nostra industria nel 2019 aveva generato 1.2 milioni di posti di lavoro e 155 miliardi di dollari di impatto economico, tra cui 50 miliardi
di dollari di salari e spese. Ogni giorno di sospensione ha comportato la perdita di 2.500 posti di lavoro diretti o indiretti. Il settore ha adottato un approccio graduale per la ripartenza, dall'estate 2020 siamo stati in grado di ospitare più di 500.000 passeggeri nel mondo. Guardiamo al futuro con maggiore serenità ma con lo stesso rigore, ci sono circa 270 navi pronte a ripartire non appena le restrizioni saranno revocate.

Ci saranno impatti anche per la cantieristica? La ripartenza delle crociere è ripartenza anche per la cantieristica sia per i nuovi ordini che il refitting. Gli ordini previsti ante-pandemia non sono stati annullati e tra il 2021 e il 2022 entreranno in servizio 20 nuove navi, il che significa che l'industria continua a progredire e che gli investimenti - al netto di qualche slittamento - sono stati confermati. Nel medio periodo (2026-2027), si prevede continui la razionalizzazione del mercato e le compagnie continueranno a ritirare le navi più vecchie per sostituirle con nuove sempre più attente all'ambiente e tecnologicamente avanzate.

Cosa mette ai primi posti della sua agenda?
Per il mio mandato di due anni ho due priorità: una ripresa sicura e responsabile della crocieristica e rendere questa industria parte attiva della lotta per la conservazione del pianeta. L'Europa in particolare, dove la cantieristica è così forte e l'impatto delle crociere così rilevante, deve svolgere un ruolo importante nel contribuire alla costruzione dell'agenda ambientale e mi auguro che l'Italia abbia l'ambizione di confermarsi leader della blue economy.


Ci sono incognite, non ultime le crociere che ripartono ma sono di prossimità. Navigate a vista?
La ripresa seguirà l'andamento delle vaccinazioni e con essa la graduale riapertura dei confini e l'allentamento delle restrizioni tra Paesi. MSC Crociere ha fatto da apripista con l'ideazione del protocollo di salute e sicurezza che ha consentito ad oltre 70mila persone di tornare a viaggiare ma anche con la scelta di incrementare il numero dei porti di imbarco e la realizzazione di escursioni sicure per i passeggeri e le comunità grazie alla "bolla sociale". Abbiamo creato una nuova modalità di crociera, sicura e responsabile, e grazie a questo siamo stati i primi a ripartire in Italia ad agosto 2020, ma anche in Inghilterra a maggio 2021 e saremo i primi in Germania e nel Mar Baltico da luglio. Nel frattempo, sono ripartite anche le Isole Canarie, mentre Paesi come
Grecia, Israele, Croazia e Cipro incoraggiano la ripresa dei viaggi turistici. Anche le crociere nel Regno Unito, in Spagna, Francia e Germania riprenderanno quest'estate. Stiamo assistendo a un grande interesse anche per il Medio Oriente dove saranno aperte nuove destinazioni.

L'impatto sui lavoratori è stato molto forte...
All'inizio, quando ci siamo fermati, la priorità era il rimpatrio degli equipaggi, un'operazione estremamente complicata per la proliferazione di regole e modalità diverse da Paese a Paese. Oggi per far tornare in servizio una nave con 1.000 persone di equipaggio provenienti da tutto il mondo servono dai 60 ai 90 giorni, senza contare i protocolli di quarantena, test periodici e tracciamento che abbiamo ideato. Clia lavora con governi e autorità sanitarie mondiali per coordinare i protocolli e consentire al personale di tornare al lavoro in particolare per gli equipaggi provenienti da Asia, Medio Oriente o America latina, dove la situazione
sanitaria rimane complicata. La vera svolta sarà la vaccinazione per tutti gli equipaggi (cargo e crociere) e per l'intera comunità marittima. Ci battiamo per questo, perché i marittimi siano considerati prioritari nelle liste di vaccinazione del mondo.

Il ritorno alla normalità?
Il 2022 è un obiettivo ragionevole. Quello che ci rassicura e ci emoziona è la fiducia dimostrata dai passeggeri che ritengono che il 2022 sarà un anno normale, lo vediamo dall'incremento delle prenotazioni che stiamo già registrando per il prossimo anno.

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