mercoledì 28 giugno 2023
Secondo l'Istat, il calo dell'inflazione continua a essere fortemente influenzato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici
L'inflazione rallenta a giugno al 6,4%, carrello della spesa a +10,7%

Ansa

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L'inflazione è rimasta ferma a giugno su base mensile, come non accadeva da maggio 2021, ed ha frenato al +6,4% dal +7,6% su base tendenziale. A segnalarlo è l'Istat, sottolineando che la decelerazione del tasso di inflazione si deve ancora, in prima battuta, al rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da +20,3% a +8,4%) e, in misura minore, degli alimentari lavorati (da +13,2% a +11,9%), dei servizi relativi ai trasporti (da +5,6% a +3,8%), degli altri beni (da +5,0% a +4,8%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,7% a +6,5%). Per contro, un sostegno alla dinamica dell'indice generale deriva dai rialzi dei prezzi degli alimentari non lavorati (da +8,8% a +9,6%).

L'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rallenta ulteriormente (da +6,0% a +5,6%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +6,2%, registrato a maggio, a +5,8%). I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano in termini tendenziali (da +11,2% a +10,7%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +7,1% a +5,8%). Si attenua la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +9,3% a +7,6%) e, in misura minore, quella dei servizi (da +4,6% a +4,3%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni a -3,3 punti percentuali, da -4,7 di maggio.

La stabilità sul piano congiunturale dell'indice generale risente delle dinamiche opposte di diverse componenti: da una parte, la crescita dei prezzi degli alimentari non lavorati, dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (entrambi a +1,0%), degli alimentari lavorati (+0,5%) e dei servizi relativi ai trasporti (+0,3%), dall'altra, la diminuzione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (-4,5%). L'inflazione acquisita per il 2023 è stabile a +5,6% per l'indice generale, mentre sale a +4,9% per la componente di fondo. In base alle stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta dello 0,1% su base mensile e del 6,7% su base annua (in netta decelerazione da +8,0% di maggio).

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