mercoledì 28 febbraio 2018
Il restyling della “media” della coreana Kia regala più eleganza alle linee di una vettura che cercherà spazio in un segmento molto affollato e dominato dalla Golf
La nuova Ceed perde l'accento e guadagna sportività
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Il segmento è di quelli difficili, ovvero le vetture di medio livello, dove la VW Golf è il punto di riferimento e dove i concorrenti sono agguerriti. Per Kia Ceed (la nuova versione rispetto alla precedente perde l'apostrofo prima della d nella denominazione) la sfida è quindi di altissimo livello. Imporsi in un segmento in calo (si vendono più SUV di segmento inferiore o superiore) con una concorrenza agguerrita non è facile. Per farlo bisogna giocarsi al meglio le proprie carte e c'è da dire che la nuova Ceed ha tutto per fare bella figura. Ha più spazio dentro, ma le stesse misure fuori. L'algoritmo della nuova Kia Ceed prevede, infatti, di non ingombrare le già intasate città ma di garantire agli abitanti del piccolo mondo coreano, tutto quello che serve.

La Ceed si presenta con uno sguardo cattivo, molto sportivo che piace ai giovani, ma anche alle donne che vogliono una vettura elegante e sportiva. Il centro design europeo di Kia ha fatto un ottimo lavoro sotto questo aspetto. D'altronde, il pezzo forte di Kia per questo 2018 si chiama Stinger e dalla berlina sportiva si è attinto a piene mani anche per questa media di segmento C, ovvero uno dei più affollati. Quanto costerà non si sa ancora. Bisognerà aspettare il Salone di Ginevra, con l'arrivo della versione station wagon per averne una idea. Di sicuro la Ceed non sarà più a tre porte, ma solo a 5, ci sarà un motore diesel con due potenze (115 e 136 cavalli) tre benzina di cui uno, 1400 GDI da 140 cavalli, fiore all'occhiello della media coreana.

Per il resto, poco da aggiungere. Bagagliaio buono, con piano di carico orizzontale facile di accesso, volante e strumenti di bordo di buon livello, e tutti i sistemi di aiuto alla guida di seconda generazione, con un primo passo verso la guida completamente autonoma che stanno studiando i coreani. Quindi stile, grinta, tecnologia, eleganza e contenuti. Sembra non manchi niente. Il resto, parola al pubblico che deciderà il successo o meno di una vettura che parte almeno col piede giusto. E di questi tempi, non è poco.

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