sabato 21 dicembre 2019
Il presidente di Mercedes Italia fa il punto sulla transizione che attende l'auto nel 2020 e spiega l'offensiva del marchio
Il presidente di Mercedes Italia, Radek Jelinek

Il presidente di Mercedes Italia, Radek Jelinek

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Si preannuncia un 2020 ricco di novità in casa Mercedes, con una incredibile offerta di vetture ibride plug-in benzina e diesel e con l'arrivo della nuova Classe S, l'ammiraglia della casa di Stoccarda, oltre che della Classe E e della compatta EQA, vettura 100% elettrica del marchio EQ. A fare il punto sull'anno appena trascorso e sulle prospettive del 2020 della casa di Stoccarda ci ha pensato Radek Jelinek, presidente e ceo della divisione italiana della Mercedes, in un incontro con i giornalisti durante il quale ha affrontato anche il tema spinoso del clima di confusione e incertezze normative che il mondo dell'automotive sta vivendo in questo momento. «A livello globale riteniamo che il mercato del 2019 arriverà ad un valore vicino a quello del 2018, che chiuse a 1.910.000 vetture immatricolate. In generale però il mercato risente di uno stato di confusione generale, incertezze normative che penalizzano e rallentano le scelte dei nostri clienti, che spesso non sanno davvero quale auto scegliere per via dell'assenza di politiche di lungo e medio termine che diano stabilità e possibilità di programmazione a questo importante settore».

Secondo Jelinek infatti «l'elettrico rappresenta un elemento strategico della mobilità del futuro, su cui investiamo importanti risorse. Allo stesso tempo, in questa fase di transizione, però non possiamo pensare di convertire dall'oggi al domani un parco circolante vecchio come quello italiano, con una flotta di vetture elettriche. È impensabile che il proprietario di una vettura fino a euro 3 possa fare questo tipo di investimento, ma già nel passaggio ad un usato euro 5 o euro 6 il saldo delle emissioni ne beneficerebbe in maniera importante. Da tempo - ha aggiunto Jelinek - chiediamo di essere coinvolti da parte delle istituzioni per poter offrire il nostro contributo in un tavolo di confronto che lavori di concerto per favorire le reali esigenze dei cittadini, ma al contempo assicuri regole chiare e condivise ad un settore con importanti ricadute economiche sul Paese, dirette e indirette».

Parlando più in particolare del mercato italiano, il presidente di Mercedes Benz Italia ha spiegato che il 2018 aveva chiuso per il suo Gruppo a quota 61.413 vetture vendute. «A novembre abbiamo consuntivato 56.577 unità e la nostra ambizione per quest'anno è di chiudere a 60.000 vetture. Il grande risultato che ci preme sottolineare è l'incremento delle vendite al dettaglio nel segmento premium tedesco formato da Mercedes, Audi e BMW, quelle fatte ai privati e alle SME, le piccole e medie imprese, la sana spina dorsale dell'Italia. Qui a novembre abbiamo fatto un più 15% rispetto al 2018, che ci porterà ad avere oltre il 50% di quota in questo cruciale canale di vendita». Le chiavi di questo successo della Stella sono state soprattutto le auto più compatte, tra cui la Classe A, la B e la CLA che hanno particolarmente brillato nei rispettivi segmenti.

Riguardo al 2020, Jelinek ha osservato che «sarà un anno con una grande offensiva delle ibride plug-in benzina e diesel su tutta la gamma. Dopo la C e la E arriveranno sulle compatte e sui SUV, GLE, GLC e GLE Coupè. Inoltre inizieranno le vendite della GLB e della nuova GLA che ci porteranno ad un salto importante nel segmento dei SUV che sfioreranno il 50% della nostra mix, dal 30% di oggi». Anche sul fronte dei modelli sportivi AMG arriveranno importanti novità con il debutto della prima plug-in high performance, la Mercedes-AmgGT Coupé4 Plug-in hybrid e l'esclusiva AMG GT Black Series, destinata a pochi fortunati collezionisti. «Un settore in forte espansione quello AMG dove si è passati dalle 868 immatricolazioni del 2018 ad un anno record che siamo fiduciosi di poter chiudere intorno alle 1.400 unità, il miglior risultato di sempre, con un incremento del 65%».

Infine il capitolo Smart. «Il 2019 - ha detto Jelinek - sarà ricordato per la transizione in elettrico del brand, la cui produzione di modelli endotermici è cessata in estate. A novembre primi nel segmento, a fine anno puntiamo ad immatricolare circa 2.900 Smart elettriche che rappresenta la quota Daimler di EQ riservata al mercato Italia. Il volume complessivo che consuntiveremo a fine anno sarà oltre le 30.000 vetture perché immatricoleremo tutte le Smart a benzina che abbiamo preso dagli altri mercati per soddisfare le richieste dei nostri clienti che non hanno uno stile di vita compatibile con la mobilità elettrica. Con questo consolidiamo la nostra posizione: primo mercato Smart in Europa».

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