giovedì 8 settembre 2022
Gabriele Cerratti, direttore delle risorse umane di Italo racconta le nuove iniziative lanciate dall'azienda per rispondere ai bisogni dei dipendenti e conciliare al meglio lavoro e famiglia
Gabriele Cerrutti, responsabile risorse umane di Italo

Gabriele Cerrutti, responsabile risorse umane di Italo

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Soluzioni pragmatiche per rispondere ai bisogni dei propri dipendenti e creare i presupposti per un ambiente sereno e inclusivo. Gabriele Cerratti, direttore delle risorse umane di Italo, racconta come l’impresa che opera nel campo dei trasporti ferroviari ad alta velocità stia reagendo alle difficoltà emerse durante la pandemia restando dalla parte dei lavoratori con nuove iniziative per il welfare aziendale.

Quanto e come ha inciso la pandemia nella vostra compagnia e nella determinazione della nuova politica aziendale?
Come tante aziende anche noi abbiamo dovuto frenare le nostre attività, ma finita l’emergenza quello che ci ha permesso di riprenderle a pieno regime è stato l’impegno grazie al quale, anche durante le chiusure, siamo rimasti in contatto con tutti i nostri dipendenti. Abbiamo organizzato webinar, corsi di aggiornamento e, anche se con ritmi ridotti, abbiamo “mantenuto caldi i motori”. Certo, il cambiamento è stato importante e la ripartenza dopo tanti mesi di restrizioni ci ha richiesto un grande sforzo, ma anche nei momenti di difficoltà abbiamo agito con l’obiettivo di preservare gli standard di qualità e proteggere i dipendenti.

Nel progetto che avete presentato per partecipare al Bando Conciliamo del Dipartimento per le politiche della famiglia si parla, tra le altre cose, di ferie solidali e corsi di autodifesa. Quali obiettivi vi prefiggete di raggiungere attraverso le nuove misure?
Nella classifica delle 761 realtà che hanno fatto domanda per partecipare al bando, la nostra ha raggiunto il 17° posto. È un risultato che si deve alla lungimiranza con cui abbiamo adottato soluzioni concrete in grado di accogliere le istanze provenienti dai nostri lavoratori. È stato un lavoro sinergico, condotto insieme alle rappresentanze sindacali, al termine del quale siamo riusciti a individuare risposte efficaci. Penso all’istituzione della “Banca ferie solidali”, grazie a questo strumento e con la solidarietà dei colleghi che decideranno di cedere le ferie in esubero, un dipendente che dovesse assentarsi a causa di gravi problemi potrà farlo senza doversi preoccupare per la decurtazione della retribuzione. Allo stesso modo, con le sessioni di autodifesa coinvolgiamo non solo i dipendenti, ma anche le famiglie e rafforziamo il nostro impegno in materia di sostenibilità.

E per quanto riguarda il supporto psicologico?
Ancora una volta abbiamo anticipato le decisioni del governo, partendo da un dialogo attento alle esigenze dei nostri lavoratori. L’azienda, in questo caso, funge solo da tramite tra coloro che volessero usufruire del servizio e i professionisti che li accompagneranno in un percorso individuale attraverso incontri finalizzati al superamento di eventi traumatici o a situazioni di stress di altra natura. All’inizio c’è stata un po’ di diffidenza, ma quando si è capito che la compagnia sarebbe intervenuta solo per avviare la procedura, garantendo il pieno rispetto della privacy, l’adesione è stata ampia e sono già 40 le persone che hanno intrapreso questo cammino grazie al supporto aziendale.

La normativa sulla tutela della genitorialità introdotta lo scorso agosto ha influito sull’adozione delle misure riguardanti congedo parentale e bonus per le rette degli asili nido?
Il nostro è sempre stato e rimane un percorso autonomo e all’avanguardia, è questo che ci ha premiati, oltre al fatto che tutti i nostri progetti hanno visto una partecipazione economica molto importante da parte dell’azienda. Continueremo ad investire e ad evolverci, la nostra è una giovane realtà con lo guardo rivolto al futuro.



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