venerdì 22 marzo 2019
Accordo per l'integrazione sociale e lavorativa tra italiani e cinesi
Così si valorizza il capitale umano
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Nel quadro dei rapporti tra l’Italia e la Cina e del Piano d’azione per il rafforzamento della cooperazione economica, commerciale, culturale e scientifico-tecnologica dei due Paesi, il governo di Rui’an, l’Associazione nuova generazione italo-cinese, Afol, Capac, Energheia e Galdus hanno dato vita a un rapporto di cooperazione in materia di valorizzazione del capitale umano e di integrazione sociale e lavorativa tra il popolo cinese e il popolo italiano, così come previsto dalla Lettera di intenti sottoscritta dall’assessorato alle Risorse Umane e Protezione Sociale di Wenzhou e la delegazione italiana del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Anpal servizi il 5 gennaio 2018.

Il punto di partenza è quello di individuare le esigenze delle imprese italiane e cinesi e cogliere opportunità lavorative che attualmente non trovano ancora una risposta. Per la Cina, l’Italia e in modo particolare Milano, rappresenta un punto di riferimento importante soprattutto nel settore artistico e musicale, nella moda, nel fashion e nel design, nel settore turistico, calzaturiero, nella ristorazione. In questi settori la rete costituita mirerà ad offrire risposte all’esigenza di italianità in Cina e di personale cinese in Italia.
I titolari di imprese individuali di origine cinese al 31 dicembre 2017 sono infatti 52.075, pari al 14% circa degli imprenditori non comunitari presenti nel nostro Paese e all’1% del totale delle imprese, con una crescita del 2,6% rispetto all’anno precedente. La prima provincia per numero di imprese a titolarità di cittadini nati in Cina risulta Milano, che ne ospita l’11,1%. Al fine di sviluppare appieno le potenzialità del capitale umano saranno previsti programmi di interscambio per tirocini e stage che potranno poi diventare servizi di ricerca, selezione e recruiting di figure professionali richieste dalle imprese sia per il mercato del lavoro cinese che italiano. Parte di questa attività è stata introdotta da Cheng Ming, presidente di Angi Italia e da Diego Montrone, presidente di Galdus durante la presentazione a Roma del libro del presidente cinese Xi Jinping Governare la Cina.

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