venerdì 28 gennaio 2011
In rallentamento a confronto con il +3% del 2009. L'Istat spiega che il tasso d'inflazione medio annuo 2010 è stato all'1,5%. A fine dicembre, risultano in attesa di rinnovo 41 contratti nazionali, per meno di 4,9 milioni di dipendenti.
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Le retribuzioni contrattuali orarie del 2010 hanno registrato un aumento del 2,2% rispetto all'anno precedente, in frenata nei confronti del +3% riscontrato nel 2009. Lo rileva l'Istat, ricordando che il tasso d'inflazione medio annuo nel 2010 è stato pari all'1,5%. L'incremento delle retribuzioni si mantiene quindi superiore a quello dei prezzi al consumo.A dicembre l'incremento è stato dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell'1,7% rispetto a dicembre 2009, mentre il tasso d'inflazione annuo a dicembre è stato pari all'1,9%. A dicembre, quindi, l'incremento delle retribuzioni è stato inferiore a quello dei prezzi al consumo. Secondo l'Istat a fine dicembre 2010 i contratti collettivi nazionali di lavoro, in vigore per la sola parte economica, interessano 62,8% degli occupati dipendenti rilevati per il periodo di riferimento degli indici (dicembre 2005); a essi corrisponde una quota del 59,8% del monte retributivo osservato. A fine dicembre risultano in attesa di rinnovo 41 contratti nazionali, relativi a meno di 4,9 milioni di dipendenti. L'Istat precisa che la quota di dipendenti che aspettano il rinnov è pari al 37,2%, in lieve calo rispetto rispetto allo scorso mese (37,9%) e in forte crescita rispetto a dicembre 2009 (10,3%). Complessivamente nel 2010 si è registrata la sigla di 28 contratti, a cui sono associati meno di 3,5 milioni di lavoratori dipendenti e un monte retributivo pari al 25,4% di quello totale.
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