lunedì 23 settembre 2019
Secondo i nuovi calcoli il Prodotto interno lordo è salito a 1.765 milioni di euro. La stima sul deficit passa dal 2 al 2,2%. Tra il 2015 e il 2018 espansione del Pil del 4,6% complessivo
Un operaio edile al lavoro (https://pixabay.com/images/id-646914/)

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L’aggiornamento dei conti economici nazionali secondo i nuovi metodi concordati in Europa fa crescere leggermente il Pil italiano. Secondo la nuova stima dell’Istat, diffusa questa mattina, nel 2018 il Prodotto interno lordo è stato di 1.765.421 milioni di euro, 8.439 milioni secondo la stima dello scorso aprile, basata sul precedente metodo di calcolo.

Con l’applicazione del ricalcolo sugli anni precedenti, il ritmo di crescita del Pil nel 2018, però, si ridimensiona, scendendo dal +0,9 al +0,8%, mentre aumenta dal 2 al 2,2% il deficit (comunque meglio del 2,4% del 2017). L’Istat ha anche ridotto il dato sulla pressione fiscale, risultata al 41,8% del Pil contro il 42,1% indicato ad aprile.

«Si conferma che nel 2018 vi è stato un significativo rallentamento della crescita, con un tasso di variazione del Pil dello 0,8%, a fronte di un incremento dell’1,7% nel 2017. Nel corso della fase di espansione 2015-2018 sulla base delle nuove stime si è registrato un aumento complessivo del Pil in volume del 4,6%» scrive l’Istat commentando i nuovi dati.



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