mercoledì 9 giugno 2021
Tra i settori più colpiti: ristorazione e servizi ricettivi (-38,9%) e ricreazione, spettacoli, cultura (-26,4%)
Spesa al supermercato

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La pandemia colpisce i consumi familiari. Nel 2020, la stima della spesa media mensile delle famiglie residenti in Italia è di 2.328 euro mensili in valori correnti, con un calo del 9% rispetto al 2019. Lo rileva l'Istat. Considerata la dinamica inflazionistica (-0,2% la variazione dell'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale), il calo in termini reali è appena meno ampio (-8,8%). È la contrazione più accentuata dal 1997 (anno di inizio della serie storica), che riporta il dato medio di spesa corrente al livello del 2000.

Lo scorso anno, a causa delle restrizioni per fronteggiare l'emergenza sanitaria, si è registrato un calo del 38,9% della spesa media per la ristorazione e i servizi recettivi (79 euro mensili in media nel 2020), mentre è salita dal 18,1% al 20,1% la quota della spesa per i beni alimentari e le bevande analcoliche. Il calo delle spese delle famiglie è diffuso su tutto il territorio nazionale, ma la sua articolazione sembra risentire delle differenze territoriali nella diffusione del Covid-19 e nelle misure di contrasto adottate. Nel Nord il calo della spesa è stato quasi doppio rispetto a quello registrato nelle Isole. La riduzione è stata più intensa nel Nord Italia (-10,2% il Nord-ovest e -9,5% il Nord-est), seguita dal Centro (-8,8%) e dal Mezzogiorno (-8,2% il Sud e -5,9% le Isole).

Il rapporto di spesa tra famiglie più abbienti e meno abbienti è al 4,8 e per il terzo anno consecutivo la disuguaglianza si attenua, seppur di poco, tornando ai livelli del 2013. Poiché la distribuzione dei consumi è asimmetrica e più concentrata nei livelli medio-bassi, la maggioranza delle famiglie spende un importo inferiore al valore medio. Se si osserva il valore mediano (il livello di spesa per consumi che divide il numero di famiglie in due parti uguali), il 50% delle famiglie residenti in Italia ha speso nel 2020 una cifra non superiore a 1.962 euro (2.159 euro nel 2019). Al netto della spesa per l'abitazione che comprende l'importo degli affitti figurativi nel 2020 la spesa media familiare in termini correnti (1.741 euro) si contrae del 12,2% rispetto al 2019. La flessione dei consumi riguarda in misura diversificata i capitoli di spesa.

Rispetto al 2019, rimangono sostanzialmente invariate la spesa per Alimentari e bevande analcoliche (468 euro al mese) e quella per Abitazione, acqua, elettricità e altri combustibili, manutenzione ordinaria e straordinaria (893 euro mensili, di cui 587 euro di affitti figurativi). Si tratta, infatti, di spese difficilmente comprimibili, solo marginalmente toccate dalle restrizioni governative e che, anzi, possono essere state favorite dalla maggiore permanenza delle famiglie all'interno dell'abitazione. La spesa per tutti gli altri capitoli, che nel 2020 vale complessivamente 967 euro al mese, scende invece del 19,3% rispetto ai 1.200 euro del 2019.

Le diminuzioni più consistenti riguardano i capitoli di spesa sui quali le misure di contenimento hanno agito maggiormente e in maniera diretta, oltre ai Servizi ricettivi e di ristorazione: ricreazione, spettacoli e cultura (-26,4%, 93 euro mensili), seguiti da capitoli fortemente penalizzati dalla limitazione alla circolazione e alla socialità, come Trasporti (-24,6%, 217 euro mensili nel 2020) e Abbigliamento e calzature (-23,3%, 88 euro mensili).



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