giovedì 28 novembre 2013
​A novembre 2013 l'indice sale a 83,2 da 79,9 di ottobre. Nelle grandi aziende, invece, a settembre si registra una diminuzione dei salari dello 0,9% rispetto al mese precedente.
Borsa, cauto rialzo e spread stabile. Collocati Btp per 2,5 miliardi
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A novembre 2013 l'indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator), espresso in base 2005=100, sale a 83,2 da 79,9 di ottobre. L'andamento dell'indice complessivo rispecchia il miglioramento della fiducia delle imprese manifatturiere, dei servizi di mercato e del commercio al dettaglio; risulta invece in diminuzione la fiducia delle imprese di costruzione.L'indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere aumenta, spiega l'Istat, passando da 97,4 di ottobre a 98,1. I giudizi sugli ordini e le attese di produzione migliorano (i rispettivi saldi passano da -27 a -25 e da 4 a 5); il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da -2 a -1. L'analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie (Rpi) indica un miglioramento dell'indicatore nei beni di consumo (da 97,2 a 97,5), nei beni intermedi (da 99,0 a 99,2) e nei beni strumentali (da 95,4 a 97,9).L'indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione scende da 80,9 di ottobre a 80,0. I giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione migliorano (da -46 a -45) mentre le attese sull'occupazione peggiorano (da -19 a -21).  L'indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese dei servizi sale a novembre a 80,5 da 74,9 di ottobre. Migliorano i giudizi e le attese sugli ordini (da -30 a -24 e da -17 a -10 i rispettivi saldi) e anche le attese sull'andamento dell'economia in generale (da -36 a -35).Nel commercio al dettaglio, l'indice del clima di fiducia sale da 89,4 di ottobre a 90,7. L'indice aumenta nella grande distribuzione (da 88,0 a 91,2) e rimane stabile in quella tradizionale (a 91,0).RETRIBUZIONI IN CALO E OCCUPAZIONE STABILE NELLE GRANDI IMPRESEA settembre la retribuzione lorda per ora lavorata (dati destagionalizzati) registra una diminuzione dello0,9% rispetto al mese precedente nelle grandi imprese. Lo rileva l'Istat aggiungendo che in termini tendenziali l'indice grezzo diminuisce del 1,7%. Rispetto a settembre 2012, prosegue l'Istat, la retribuzione lorda per dipendente (al netto di quelli in Cig) registra una diminuzione dello 0,3% mentre il costo del lavoro aumenta dello 0,1%. Considerando la sola componente continuativa, la retribuzione lorda per dipendente aumenta, rispetto allo stesso mese dell' anno precedente, dello 0,7%.A settembre l'indice destagionalizzato dell'occupazione nelle grandi imprese, rispetto ad agosto, registra una variazione nulla al lordo dei dipendenti in cassa integrazione guadagni (Cig) e un incremento dello 0,3% al netto di quelli in Cig. Nel confronto con settembre 2012 l'indice grezzo dell'occupazione nelle grandi imprese diminuisce dell'1,3% al lordo e dello 0,9% al netto dei dipendenti in Cig. Al netto degli effetti di calendario, il numero di ore lavorate per dipendente (al netto di quelli in Cig) aumenta, rispetto a settembre 2012, dello 0,1%. L'incidenza delle ore di cassa integrazione guadagni utilizzate è pari a 32,9 ore ogni mille ore lavorate, in diminuzione di 3,3 ore ogni mille rispetto a settembre 2012, rileva l'Istat. Nel mese di settembre l'occupazione nelle grandi imprese dell'industria (misurata in termini destagionalizzati) registra, rileva ancora l'Istat, rispetto al mese precedente, una variazione nulla al lordo della Cig e un incremento dello 0,5% al netto della Cig.Gli indici grezzi registrano diminuzioni tendenziali dell'1,0% al lordo dei dipendenti in Cig e dello 0,2% al netto della Cig, aggiunge ancora l'Istat. Nel settore dei servizi l'occupazione (dati destagionalizzati) segna, in termini congiunturali, un calo dello 0,1% al lordo della Cig e un incremento dello 0,1% al netto della Cig. In termini tendenziali gli indici grezzi diminuiscono dell' 1,3% al lordo e dell' 1,2% al netto dei dipendenti in Cig.All'interno del settore industriale, prosegue l'Istat, l'indice al lordo della Cig segna la diminuzione tendenziale più marcata nelsettore delle costruzioni (-3,8%). Tra i servizi, l'occupazione al lordo Cig registra la riduzione più accentuata nel settore del trasporto e magazzinaggio (-3,1%); l' aumento tendenziale maggiore si rileva, invece, in quello delle attività professionali scientifiche e tecniche (+4,4%).
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