martedì 30 aprile 2013
I disoccupati restano all'11,5%, lo stesso livello già registrato a febbraio. Su base annua il tasso risulta invece in crescita di 1,1 punti percentuali. Le occupate calano di 70mila unità.
E tra i disoccupati scatta l'allarme depressione (Alessia Guerrieri)
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La disoccupazione a marzo resta all'11,5%, lo stesso livello già registrato a febbraio. Lo rileva l'Istat (dati destagionalizzati e provvisori). Su base annua il tasso risulta invece in crescita di 1,1 punti percentuali.A marzo in Italia si contano due milioni 950 mila disoccupati. Lo rileva l'Istat, spiegando che il numero delle persone in cerca di lavoro diminuisce dello 0,5% rispetto a febbraio (-14 mila), ma risulta ancora in crescita su base annua, con un aumento dell'11,2%, ovvero di 297 mila.Ma sono i giovani senza lavoro a preoccupare. La disoccupazione giovanile (15-24 anni) a marzo è pari al 38,4%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto a febbraio e di 3,2 punti su base annua. Lo rileva l'Istat (dati destagionalizzati e provvisori). Si tratta di 635 mila 15-24enni in cerca di un lavoro.A marzo 2013 gli occupati sono 22 milioni 674 mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto a febbraio (-51 mila) e dell'1,1% su base annua, con una perdita di 248 mila unità. Lo rileva l'Istat (dati provvisori e destagionalizzati).  A marzo la diminuzione registrata per l'occupazione su base mensile (-51 mila unità) riguarda la sola componente femminile. E' quanto riferisce l'Istat, spiegando che mentre gli uomini occupati crescono di 19 mila unità, le donne a lavoro si riducono di 70 mila unità, sempre rispetto a febbraio. Con tutta probabilità la permanenza a lavoro delle donne over-50, che aveva finora permesso di arginare il calo, non basta più a garantire la stabilità e, tanto meno, la crescita dell'occupazione.
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