martedì 18 maggio 2010
Il saldo della bilancia commerciale italiana risulta negativo, in netto peggioramento rispetto all'avanzo di 69 milioni del marzo 2009. Assocamerestero: Italia ai primi posti nell'Ue.
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L'Istat comunica che a marzo 2010 il saldo della bilancia commerciale italiana ha registrato un deficit di 1.342 milioni dal surplus di 69 milioni di marzo 2009. Le esportazioni salgono nel mese in osservazione del 17,1% e mostrano il maggiore rialzo da aprile 2008. Con un +22,6%, le importazioni segnano invece l'aumento più grande da agosto 2004.Gli scambi solo con i Paesi europei segnano un saldo negativo di 139 milioni che si raffronta al deficit di 97 milioni registrato nello stesso mese dello scorso anno. Il saldo con i Paesi extra europei mostra un deficit di 1.203 milioni di euro, lievemente migliore del rosso di 1.213 milioni indicato con la stima preliminare diffusa il 20 aprile scorso.IL COMMENTO DI ASSOCAMERESTERONel mese di marzo l'Italia è al primo posto tra i principali esportatori europei in Ue: +20% su baseannua, da 14,7 a 17,8 miliardi di euro. Seguono Regno Unito (+19%) e Germania (+14,5%). Considerando invece il primo trimestre 2010 l'Italia, con l'incremento del 10,8% della vendita di prodotti, guadagna la seconda posizione per export in Europa, a meno di un punto dal Regno Unito (+11,7%). Seguono la Francia (+7,2%) e la Germania (+6,4%). «Si tratta di un recupero interessante, legato anche al fatto che il confronto viene effettuato rispetto ad inizio 2009, quando gli effetti della crisi internazionale avevano provocato la più forte contrazione della domanda estera e quindi delle nostre esportazioni, ridottesi di ben il 30% rispetto all'anno precedente», commenta Gaetano Fausto Esposito, segretario generale di Assocamerestero, dopo la pubblicazione dei dati Istat. Prosegue il trend di crescita dell'export italiano nelle economie più dinamiche, in particolare in Turchia (+53,6% su base annua), Mercosur (+44,4%), India (+21,1%) e Cina (+24,7%). Il buon andamento in Cina è iniziato nel 2009 con una riduzione del deficit della nostra bilancia commerciale di 4,5 miliardi di euro e sta proseguendo nel 2010 con costanti incrementi delle vendite, che hanno portato la quota della Cina sul totale dell'export italiano dall'1,7% all'attuale 2,3% mentre quella sul totale dell'export in Extra-UE sale dal 5% al 6%.«I risultati ottenuti sui Paesi emergenti confermano il dinamismo e la capacità di reazione delle nostre imprese anche nei contesti più lontani. - prosegue Esposito - Il deprezzamento dell'euro rispetto al dollaro, unito alla ripresa delle principali economie mondiali e di conseguenza delle loro importazioni, potrebbe accelerare le nostre performance esportative, sebbene l'effetto complessivo sul saldo dellabilancia commerciale potrebbe scontare maggiori oneri energetici». Per quanto riguarda i settori, nel primo trimestre 2010 stabile in prima posizione la meccanica, con una quota del 20% e un valore dell'export di 13,2 miliardi di euro. Registrano variazioni positive l'elettronica (+11,8% per un valore di circa 2,5 miliardi di euro) e l'agroalimentare (+9,3% per circa cinque miliardi di euro).
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