mercoledì 20 gennaio 2021
Prorogata al 31 dicembre 2021, la richiesta di anticipo pensionistico può essere presentata anche da chi abbia perfezionato i requisiti in anni passati
Fino al 31 dicembre è possibile presentare la domanda per ottenere l'Ape sociale

Fino al 31 dicembre è possibile presentare la domanda per ottenere l'Ape sociale - Archivio

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Via libera alle domande di Ape sociale, prorogata per quest’anno dalla legge di Bilancio 2021. La domanda può essere presentata anche da chi abbia perfezionato i requisiti in anni passati. A precisarlo è stato l’Inps, con messaggio n. 163/2020, spiegando la novità della proroga al 31 dicembre 2021 del cosiddetto «anticipo pensionistico» (da cui Ape) prevista dalla legge n. 178/2020 (legge di Bilancio 2021). L’Ape sociale è la facoltà di mettersi a riposo prima, in attesa di maturare l’effettiva età per la pensione di vecchiaia (fissata a 67 anni negli anni 2019, 2020 e 2021), a chi ha almeno 63 anni e versa in situazioni di disagio economico. Nel periodo di riposo-attesa di maturare il diritto alla pensione vera e propria, si riceve un sussidio mensile dell’importo massimo di 1.500 euro lordi.

Queste le condizioni per il diritto all’Ape:
a) aver cessato l’attività lavorativa (dipendente, autonoma e parasubordinata);
b) non essere titolare di una pensione diretta;
c) trovarsi in una delle “particolari” situazioni tutelate (lavori gravosi eccetera);
d) avere un minimo di 30 o 36 anni di contributi (a seconda della “particolare” situazione in cui si versa);
e) maturare una pensione di vecchiaia d’importo non inferiore a 1,4 volte la pensione minima dell’Inps (poco più di 721 euro).

Uno sconto speciale è previsto a favore delle lavoratrici e, in particolare, a quelle madri: hanno diritto alla riduzione di un anno del requisito contributivo per ogni figlio, fino a un massimo di due anni (figli legittimi, naturali, adottivi). Pertanto, per esempio, la madre con due figli accede all’Ape sociale con 28 anziché 30 anni di contributi (34 e non 36 anni, se risultano addette a lavori gravosi).

Il procedimento di riconoscimento e attribuzione dell’Ape sociale prevede la presentazione di due distinte domande, con tempistiche differenti. Per prima cosa occorre il riconoscimento del diritto, che è fatto dall’Inps a seguito della prima domanda dell’interessato. L’Inps comunica: l’ok al riconoscimento dell’Ape con indicazione della prima decorrenza utile o eventualmente con differimento della decorrenza (in caso d’insufficienza delle risorse finanziarie); rigetto della domanda, se non sussistono le condizioni di diritto. Se c’è diritto all’Ape, il beneficiario può fare la seconda domanda: quella di liquidazione. Per la quale non c’è alcun termine, ma un vincolo: l’Ape è erogata a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.

La legge di Bilancio 2021, come detto, ha prorogato l’Ape sociale al 31 dicembre 2021. Pertanto, dal 1° gennaio 2021, ha spiegato l’Inps, possono presentare domanda di riconoscimento del beneficio i soggetti che, nel corso del corrente anno, maturano i requisiti e le condizioni per il diritto. La domanda, ha spiegato ancora l’Inps, la possono presentare anche coloro che hanno perfezionato requisiti e condizioni negli anni precedenti e, tuttavia, non hanno avanzato anche la domanda di accesso al prepensionamento. Infine, l’Inps ha ricordato che, per non perdere alcuno dei ratei del sussidio spettanti, i soggetti che al momento della domanda di verifica delle condizioni siano già in possesso di tutti i requisiti e condizioni possono presentare contestualmente anche la domanda di accesso all’Ape.


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