martedì 18 luglio 2017
Decorrono dalla data del ricovero ovvero, nelle ipotesi di cure ambulatoriali o domiciliari, dalla data in cui l’Istituto di previdenza riceve la relativa certificazione medica
Prestazioni antitubercolari, ecco come funzionano
COMMENTA E CONDIVIDI

Le prestazioni antitubercolari decorrono dalla data del ricovero ovvero, nelle ipotesi di cure ambulatoriali o domiciliari, dalla data in cui l’Inps riceve la relativa certificazione medica. A precisarlo, tra l’altro, è lo stesso ente previdenziale che, nella circolare n. 112/2017, fornisce il quadro riepilogativo di disciplina delle prestazioni antitubercolari.

Il diritto alle prestazioni antitubercolari è riconosciuto ai dipendenti del settore privato, ai pensionati e titolari di rendita e alcune categorie di dipendenti pubblici. 
In alcuni casi, spiega l’Inps, la tubercolosi può configurare una malattia-infortunio tutelata dall’Inail, quale rischio professionale di specifiche categorie di lavoratori (tra cui operatori della sanità).

Sono esclusi dalla tutela, invece, i coltivatori diretti, gli artigiani, i commercianti, i liberi professionisti, nonché i religiosi e le religiose in servizio presso enti ecclesiastici, associazioni e case di cura religiose.

Le prestazioni antitubercolari erogate dall’Inps sono quattro e tutte nella specie di indennità:

a) indennità giornaliera: spetta a domanda dell’interessato per il periodo di cure ospedaliere o ambulatoriali e/o domiciliari e viene corrisposta senza limite di tempo, finché l’assistito necessita di cure ovvero fino alla stabilizzazione o alla guarigione clinica. Ai soggetti aventi diritto alla tutela della malattia ordinaria (per esempio, lavoratori dipendenti), l’indennità giornaliera spetta nelle stesse percentuali della malattia fino a 180 giorni; dal 181° giorno si riduce nella misura fissa prestabilita annualmente con decreto ministeriale;

b) indennità post-sanatoriale: spetta d’ufficio a partire dalla data di guarigione clinica o di stabilizzazione, a condizione che l’assistito non abbia svolto attività lavorativa e che si sia sottoposto ad almeno 60 giorni di cura attestata da certificazione sanitaria;

c) assegno di cura o sostentamento: ne hanno diritto coloro che abbiano fruito dell’indennità post-sanatoriale e viene erogato a domanda dell’interessato, in misura fissa, prefissata e aggiornata annualmente con decreto ministeriale;

d) assegno natalizio: viene erogato d’ufficio agli assistiti che nel corso del mese di dicembre stiano fruendo di una prestazione antitubercolare. È pari a un’indennità aggiuntiva.

Come accennato, le prestazioni decorrono dalla data di ricovero. In caso di cura ambulatoriale e/o domiciliare, invece, decorrono dalla data in cui l’Inps riceve la certificazione medica di cura. Nel caso una malattia ritenuta inizialmente “comune” venga accertata essere “specifica” (cioè tubercolare), l’indennità decorre dalla data della prima visita (medico di base), come è indicata sul certificato prodotto per l’indennità di malattia.

Per le prestazioni antitubercolari vige la prescrizione quinquennale, dalla data di ricovero (o di ricezione della documentazione sanitaria).

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: