martedì 8 maggio 2012
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Mini-stangata Inps per artigiani e commercianti. Con l’appuntamento in scadenza al 16 maggio per il versamento della prima rata dei contributi relativi al 201, i lavoratori sentiranno tutto il peso della riforma delle pensioni. Il conto contributivo minimo, infatti, sale rispettivamente a 3.188 (artigiani) e 3.201 (commercianti) euro, con sensibile aumento di 270 euro rispetto all’anno scorso (2.918 euro i commercianti e 2.931 euro gli artigiani). L’aumento non è dovuto solo alla consueta operazione di rivalutazione del reddito minimo su cui sono calcolati i contributi, ma soprattutto alla riforma della pensioni, targata Fornero-Monti e contenuta nella manovra cosiddetta “SalvaItalia” dell’anno scorso (dl n. 201/2011 convertito in legge n. 214/2011), che ha previsto l’aumento dell’1,3% delle aliquote contributive. Ma c’è anche una notizia buona. Ed è questa: tutto l’aumento è destinato a finanziare le pensioni degli stessi lavoratori. Il che significa che quanto deve essere pagato in più verrà poi trasformato in (più) pensione.L’incremento delle aliquote contributive di quest’anno è il primo passo verso il traguardo del 24% fissato dalla manovra Monti per i contributi di artigiani e commercianti. Per il 2012, in particolare,  l’aumento è dell’1,3%, mentre a partire dal prossimo anno, e per ogni anno, le aliquote saliranno di un ulteriore 0,45% fino a raggiungere il 24% a partire dal 1° gennaio 2018.L’altro aumento per quest’anno, come accennato, è quello relativo alla consueto rivalutazione del reddito minimo da prendere in considerazione per il calcolo dei contributi, che risulta pari a 14.930 euro (378 euro in più rispetto al 2011).La contribuzione, come sempre, è versata provvisoriamente sui redditi d’impresa prodotti nell’anno 2011. Se tali redditi risultano superiori al minimale di reddito (fino al quale si versa il contributo minimo, senza alcuno sconto anche se il reddito effettivo è inferiore al minimale), sulla quota che eccede euro 14.930 (pari al minimale 2012) vanno applicate le aliquote contributive ordinarie fino a raggiungere il limite di retribuzione annua pensionabile che, sempre per il 2012, è pari a 44.204 euro. Qualora il reddito d’impresa dovesse risultare ancora superiore, sulla quota eccedente i 44.204 euro si applica l’aliquota contributiva ordinaria con un’ulteriore maggiorazione dell’1%. I contributi vanno versati, come sempre, tramite i modelli F24 alle solite scadenze: 16 maggio (I trimestre, gennaio/marzo), 16 agosto (II trimestre, aprile/giugno), 16 novembre (III trimestre, luglio/settembre) e 16 febbraio 2013 (IV trimestre, ottobre/dicembre), per le quattro rate trimestrali; entro i termini fissati per il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche (dichiarazione dei redditi) con riferimento ai contributi dovuti sulla quota di reddito eccedente il minimale, a titolo di saldo 2011, primo acconto 2012 e secondo acconto 2012.
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