lunedì 14 febbraio 2022
Dal 1° febbraio l’Istituto di previdenza ha attivato il canale telematico utilizzato per la presentazione della domanda
Dal 1° febbraio è possibile presentare la domanda

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L’Inps ha dato il via libera alle richieste del contributo riservato alle famiglie con figli disabili. Dal 1° febbraio, infatti, l’Istituto di previdenza ha attivato il canale telematico utilizzato per la presentazione delle domande, in attesa di pubblicare la circolare con i dettagli della disciplina. Con la stessa domanda, valida per l’anno corrente, inoltre, è possibile fare domanda anche per l’arretrato dell’anno 2021.

Il contributo è stato introdotto dalla legge n. 178/2020 (legge di Bilancio per il 2021) con operatività di un triennio, cioè per gli anni dal 2021 al 2023. La disciplina è contenuta in un decreto ministeriale del 12 ottobre 2021, in base al quale contributo è erogato mensilmente dall’Inps, fino a un massimo di 500 euro a favore di uno dei genitori, che sia disoccupati o monoreddito, appartenenti a nuclei familiari monoparentali con figli aventi una disabilità in misura non inferiore al 60%. Inoltre, per maturare il diritto al contributo occorre che, alla data di presentazione della domanda, il richiedente possieda, cumulativamente, i seguenti requisiti: residenza in Italia; valore Isee in corso di validità non superiore a 3mila euro.

Per presentare la domanda, con la procedura on line, occorre essere muniti di Spid di almeno II livello, di Cie o di Cns. In alternativa, è possibile avvalersi dei Patronati. Nella domanda va necessariamente indicato, da parte del genitore-richiedente, il codice fiscale del figlio o dei figli con disabilità per i quali si chiede il contributo. Esclusivamente per l’anno di competenza 2022, cioè questo corrente per il quale l’Inps ha dato il via libera alle domande, il richiedente, attestando il possesso di tutti i requisiti, può fare domanda anche per gli arretrati dell’anno 2021, selezionando l’apposito flag «Dichiaro di voler presentare domanda anche per l’anno 2021». Inoltre, sulla domanda è necessario indicare anche una modalità di pagamento tra le due possibili: bonifico domiciliato presso ufficio postale o accredito su Iban. Le domande accolte, nei limiti di spesa previsti, atterranno il contributo per l’anno 2022 con cadenza mensile. L’Inps, infine, fa riserva di comunicare con successivo messaggio le modalità di pagamento per le rate dell’anno 2021.

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