venerdì 19 agosto 2011
Usati soprattutto nel settore agricolo (23,8%), in quello delle manifestazioni sportive, culturali o di solidarietà (13,7%), seguono commercio e servizi con l'11,5%.
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Sono oltre 20 milioni i buoni lavoro venduti fino alla fine di luglio 2011. Di questi, oltre 13 milioni sono stati venduti negli ultimi 12 mesi. È quanto fa sapere l'Inps in una nota. La diffusione dei buoni lavoro, ricorda l'Istituto nazionale di previdenza sociale, «è stata avviata nell'agosto2008, in occasione della vendemmia, per retribuire i lavori saltuari, e si è consolidata nel tempo, rivelandosi un utile strumento per far emergere quelli che fino a ieri erano considerati 'lavorettì, o tecnicamente lavoro occasionale e accessorio». Fino a oggi, sottolinea l'Inps, «ne hanno fatto uso oltre 160mila lavoratori». Per il presidente dell'Istituto, Antonio Mastrapasqua, si tratta di «un successo dovuto anche alla crescente facilità con cui è possibile entrare in possesso dei buoni». La rete di distribuzione, evidenzia, «continua ad allargarsi e, dopo l'apertura ai tabaccai, si è ulteriormente arricchita con la convenzione stipulata con l'Istituto Centrale delle Banche Popolari, che consentirà di trovare i voucher anche presso gli sportelli bancari». In virtù di questo accordo, la Banca Popolare di Sondrio ha messo a disposizione  l'intera rete di 296 sportelli, mentre la Banca Popolare Emilia Romagna inizierà da settembre con gli 83 che operano nel territorio delle province di Bologna e Modena e, nei tre mesi successivi, estenderà il servizio all'intera rete dei suoi 382 sportelli.La situazione aggiornata a fine luglio registra il maggior numero di vendite di buoni nel settore agricolo (23,8%), in quello delle manifestazioni sportive, culturali o di solidarietà (13,7%), e in quelli del commercio e dei servizi, ciascuno con l'11,5%. Il Veneto continua a mantenere il primato fra le regioni che maggiormente utilizzano i voucher, con il 16,5%, seguito dalla Lombardia (13,8%), dall'Emilia Romagna (12,8%) e dal Piemonte (11,9%). Ciascun voucher è acquistabile dal datore di lavoro a 10 euro (e in multipli da 20 e 50 euro) ed è rimborsabile al lavoratore per 7,50 euro netti.Il datore di lavoro può acquistare dei voucher telematici (sul sito www.inps.it o attraverso il contact center 803164) il cui corrispettivo sarà accreditato al lavoratore su una carta magnetica e potrà essere riscosso presso gli uffici postali o presso gli sportelli postamat. Il datore di lavoro può inoltre acquistare (anche tramite le Associazioni di categoria) voucher cartacei (stampati in modalità anticontraffazione) presso gli uffici provinciali Inps o in quelli postali. Il lavoratore potrà incassarli presso qualunque ufficio postale. Attraverso questo meccanismo sarà poi possibile accreditare a ciascun lavoratore i contributi relativi alla prestazione svolta.BOOM DI STUDENTI AL LAVORO IN CAMPAGNAA far crescere la domanda di buoni lavoro è anche la presenza di giovani studenti impegnati nella raccolta della frutta in campagna dove è stato utilizzato quasi un buono lavoro (voucher) su quattro degli 20,3 milioni contabilizzati dall'Inps. È quanto afferma la Coldiretti nel ricordare che dal primo giugno i giovani dai 16 ai 25 anni di età regolarmente iscritti a un ciclo di studi «possono lavorare durante l'estate ed essere remunerati con voucher, i buoni lavoro che comprendono già la copertura assicurativa e previdenziale e non sono soggetti a ritenute fiscali».«La fine della scuola coincide  - sottolinea la Coldiretti - con il periodo di maggior impiego di lavoronelle campagne dove si svolgono le attività di raccolta di verdura e frutta come ciliegie, albicocche o pesche durante l'estate fino alla vendemmia che si concentra nel mese di settembre. Per gli studenti - continua la Coldiretti - lavorare nei campi significa spesso prendere contatto con il mondo del  lavoro in un momento di crisi dove è difficile trovare alternative occupazionali. Ma anche fare una esperienza diretta a contatto con la natura, i suoi prodotti e una cultura che ha fatto dell'Italia un Paese da primato a livello internazionale nell'offerta di alimenti e vini di qualità».«I voucher - conclude la Coldiretti - rappresentano uno strumento che offre interessanti opportunità di reddito e occupazione a categorie particolarmente deboli e risponde coerentemente alle richieste di semplificazione del lavoro nei campi che può così meglio esprimere le proprie potenzialità in un momento di crisi, senza con ciò destrutturare il mercato del lavoro agricolo».
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