martedì 27 settembre 2016
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Nonostante le difficoltà attraversate in questi anni, caratterizzati da una situazione di stagnazione perdurante e una stretta nell’erogazione delle tradizionali attività di credito e gestione, il settore economico-finanziario in Italia inizia a fornire segnali incoraggianti per quanto riguarda le opportunità di lavoro. I dati elaborati dalla piattaforma di reclutamento Infojobs, infatti, mostrano un comparto piuttosto vivace negli scorsi mesi, con una buona richiesta di profili professionali in grado di stimolare e accompagnare la trasformazione di un settore che deve reinventare la sua attività per favorire la ripresa del business.Nel primo semestre 2016 su Infojobs sono state pubblicate più di 19mila offerte di lavoro per operatori del settore economico-finanziario. Il confronto con il corrispondente periodo del 2015 evidenzia la spiccata dinamicità del comparto, che mette a segno un aumento degli annunci del +59,5%. Più della metà delle posizioni aperte (59%) sono relative all’area Consulenza manageriale e revisione, che raddoppiano in termini assoluti il dato del primo semestre 2015; seguono l’area Vendite (28,7%) e Servizi finanziari (9,8%). Tra le categorie con percentuali minori, un vero e proprio boom è stato quello registrato dai ruoli legati all’Investment management (da 3 a 204 annunci), mentre si registra un calo per la Consulenza strategica (da 149 a 109 annunci)."L’andamento dell’offerta di lavoro delle professioni legate all’ambito economico-finanziario è un indice importante dello stato di salute dell’economia di un Paese - afferma Giuseppe Bruno, general manager di Infojobs -. La crescente richiesta di professionalità in grado di affiancare i tradizionali servizi offerti dai player del settore dimostra l’importanza della diversificazione e innovazione per adattarsi ai cambiamenti del mercato. Per questo, per le aziende del comparto diventa sempre più cruciale saper individuare e attrarre i migliori talenti disponibili e InfoJobs può essere un valido alleato per imprese e candidati".Analizzando il focus regionale, in prima posizione troviamo, abbastanza sorprendentemente, l’Emilia Romagna, con il 17,7% del totale degli annunci, che supera di poco la Lombardia, tradizionale centro finanziario italiano, la cui quota si ferma al 17,2%. Il podio è completato dal Lazio, che quasi raddoppia il numero assoluto di offerte rispetto al primo semestre 2015, con il 10,7% del totale degli annunci. La top 5 viene chiusa da Toscana e Veneto, rispettivamente con una quota dell’8,8% e dell’8%.Scendendo nel dettaglio della funzione aziendale, il 44% degli annunci riguarda l’area Vendite, segno dell’importanza di puntare sulla promozione di servizi innovativi per trovare vie di sviluppo del business in uno scenario sempre più competitivo. Il 34,7% delle offerte sono dedicate a ruoli nell’Amministrazione, contabilità e segreteria, mentre il 16,7% a Marketing. Meno del 5% delle posizioni riguardano invece le tradizionali occupazioni di Finanza e credito. Tra i ruoli, il 31,7% delle offerte è dedicato alla Contabilità, seguite da quelle relative a ruoli di accounting, sia a livello nazionale (20,6%), internazionale (6,6%) e di key accounting (9,77%). Troviamo poi le posizioni di Analisi e Consulenza strategica che superano entrambe di poco il 4% del totale.I dati Infojobs consentono anche di tracciare il profilo dei candidati per le professioni economico-finanziarie: il 27,2% dei candidati ha un’età compresa tra 31 e 35 anni, mentre il 20,3% ha tra 36 e 40 anni e il 20,1% tra 26 e 30 anni. Il titolo di studio posseduto risulta medio-alto: circa la metà dei candidati (47,3%) ha conseguito il Diploma di maturità, mentre il 17% è in possesso della Laurea specialistica e il 12,8% della Laurea breve. Infine, il 4,2% ha proseguito la formazione dopo l’Università, ottenendo un Master.Passando in rassegna le Regioni italiane, si può notare come il 25,2% dei candidati per le professioni economico-finanziarie risiede in Lombardia, seguita dal Lazio con il 12,5% del totale. Seguono praticamente appaiate il Piemonte con l’8,7% e l’Emilia Romagna con una quota dell’8,5%. La top 5 viene chiusa dalla Campania, da cui proviene il 7,9% delle candidature per le posizione aperte nel settore.
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