mercoledì 23 febbraio 2011
L'indice dei prezzi al consumo ha fatto registrare un aumento dello 0,4% rispetto al mese di dicembre 2010. È la stima definitiva fornita oggi dall'Istituto centrale di statistica. L'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, è - secondo i dati Istat - pari all'1,4%, invariata rispetto a quella calcolata a dicembre.
- Ancora in rialzo i prodotti petroliferi 

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A gennaio, l'indice dei prezzi al consumo ha fatto registrare un aumento dello 0,4% rispetto al mese di dicembre 2010 e del 2,1% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente (era +1,9% a dicembre 2010). L'inflazione acquisita per il 2011 è pari all'1,2%. È la stima definitiva fornita oggi dall'Istat. L'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, è - secondo i dati Istat - pari all'1,4%, invariata rispetto a quella calcolata a dicembre. Sul piano tendenziale, la variazione dei prezzi dei beni sale al 2,5% (dal +2,1% di dicembre 2010), mentre per i servizi scende all'1,5% (era +1,6% a dicembre). Rispetto a dicembre i maggiori incrementi hanno riguardato i prezzi di prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,8%), ma anche di abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,7%) e di Trasporti (+0,5%) mentre risultano in calo per ricreazione, spettacoli e cultura (-0,4%).Su base annua invece gli aumenti maggiori sono quelli che hanno toccato i trasporti (+4,3%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+4,0%) e altri beni e servizi (+3,1%). Quasi fermi invece i prezzi di comunicazioni (+0,1%) e servizi sanitari e spese per la salute (+0,3%).Dai dati Istat spicca il balzo del prezzo della benzina, aumentato su base mensile del 3,5% e con un tasso tendenziale all'11,3% mentre il prezzo del Gasolio per mezzi di trasporto ha segnato un rialzo congiunturale del 4,0% e un aumento su base annua del 15,7%. Inoltre, il prezzo del Gasolio per riscaldamento aumenta del 3,2% sul mese precedente e del 14,8% su quello corrispondente dell'anno precedente. Fra le città capoluogo gli aumenti più alti negli ultimi dodici mesi si sono registrati ad Aosta (+4,0%), Bari (+2,7%) e Roma (+2,4%) mentre le variazioni più moderate hanno riguardato Palermo (+1,2%), Milano e Campobasso (per entrambe +1,6%).
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